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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 26.1923

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Fasc. 4
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Venturi, Lionello: Da un viaggio a Londra
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https://doi.org/10.11588/diglit.17343#0289

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DA UN VIAGGIO A LONDRA

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sono ripetute come quelle del quadro Sulley, con minore energia tuttavia. E ciò prova
che il mutamento nell'immaginare il tipo del S. Sebastiano permaneva nell'ultimo tempo
del maestro. D'altronde, nò l'energia dell'atteggiamento, nè la bellezza dell'esecuzione
del quadro Sulley, ci permettono di portarne la data a parecchi anni dopo il 1500.

Ma c'è anche, se non erro, la prova che l'opera è stata eseguita prima del 1503.
In quell'anno infatti Raffaello terminò la Incoronazione della Pinacoteca Vaticana, e
ivi, nella testa di S. Tommaso, riecheggiò il tipo e l'atto e l'espressione che il Perugino
aveva dato al S. Sebastiano Sulley. Nel museo Wicar di Lilla è conservato il famoso
disegno per la testa e le mani del S. Tommaso: la differenza delle mani dimostra che
Raffaello non ha affatto copiato, ma che nel foggiare una simile espressione di fidu-

ciosa invocazione al cielo non ha potuto togliere dalla sua fantasia il motivo ammi-
rato nel quadro del suo maestro. La modificazione ch'egli apportò è materialmente
impercettibile, a parte il rovesciamento dell'immagine; eppure in quell'elemento imper-
cettibile c'è tutto Raffaello. Si può tuttavia osservare che la testa del S. Tommaso è
certo la più bella, la più geniale fra quelle dell' Incoronazione: i momenti felici della
fantasia del Perugino erano dunque bene utili al genio nascente di Raffaello.

Nel libro dei disegni della Galleria di Venezia, che un tempo era attribuito a Raf-
faello, sono due disegni che riproducono l'uno la parte supcriore e l'altro la parte infe-
riore del quadro Sulley (figg. 2 e 3). Poiché oggi si considera quel libro come l'opera di un
mediocre tardo raccoglitore di memorie raffaellesche, l'importanza di quei due disegni sem-
brerebbe annullata. Si può tuttavia osservare che, se i due disegni fossero tratti dal quadro
Sulley, non si vedrebbe la ragione per cui il disegnatore ne avesse fatti due anzi che
uno, rompendo l'unità attuata dal pittore. Inoltre si riscontrano notevoli differenze:
il paese accennato nel disegno non ha alcun rapporto con quello del quadro; la forma
generale del drappo è la stessa, ma le pieghe sono diverse, eppure sono disegnate se-

Fig. 3. — Copia da un disegno del Perugino.
Venezia, Galleria.
 
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