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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.5.1856-1857

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Nr. 101 (Ottobre 1856)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12304#0026
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— 18 —

esempli fecesi a sostenere il Kohler; ma piuttosto pa-
drone e dominatore del Ponto Eussino , ove sorgeva
appunto l'isola di Leuce, soggiorno dell'eroe. Segue,
nel nostro vaso, Mercurio, che munito del suo cadu-
ceo ha guidato il figliuolo di Teli al sito della sua apo-
teosi : mentre un uccello lentamente si avanza all'in-
contro dell' eroe. Questo uccello è particolarmente
destinato a determinare il luogo dell' avvenimento.
L'isola mitica di Achille fu celebrala siccome piena
di uccelli. Così presso Euripide

............ràv

nOAIOPNieON stt' al™

AETKAN xzrh 'A^Xr.os ,

Apófxous xaXTuZotètouS7, sv^styov
zara. TLovrov.

Jphig. in Taur. v. 435-439.
Nè diversamente si esprime Scimno di Chio :

( peripl. v. 43 )
E così pure Dionisio periegete v. 544 :
xivunrsroi. Xsuxà TirvKTr/.i
il quale verso trovasi espresso in Prisciano v. 559:

Pasci! aves quoniam mullas candore nivali.
Ed a questi bianchi uccelli attribuitasi la denomina-
zione slessa dell' isola , siccome può anche rilevarsi
dall' Etimologico Grande v. Awx\ , dallo Scoliaste
di Pindaro Nem. IV v. 79 , da Tzctzc ad Lycophr.
188 , e da altri (vedi Kohler meni. cil. p. 557 not.
251 segg. , ed il eh. sig. C. de Paucker nell'arehào-
logische Zeitung del cav. Gerhard 1847 pag. 103).
Ardano parla egli pure di questi moltissimi uccelli
abitatori dell' isola : opy/Sss $\ ttoXXoÌ a.ò\t%ovrou h
<T'r~ yrfw , Xopo/ yjÀ ctj&i/Tcu x%\ zopàivci ott SaXair-
cr/0i rò 7r\r\!òos ov ^vSò{xr{roi (peripl. p. 22): ed A ni-
nnano Marcellino li paragona all'alcione: Ibi et ctquae
sunl et candidae avcsnascunlurhalcionibussimiles(\ib.
XXII, c. 8 p. 341 ed. Gronovii). Da'quali luoghi di
antichi scrittori ben si raccoglie come l'isola di Leu-
ce poteva ben dirsi Yisola degli uccelli, e perciò viene
assai bellamente nel nostro vaso determinala dall'uc-
cello palmipede , ed acquatico. L' apparenza del no-
stro augello è quella di un volatile addomesticato :
ed a ciò fa confronto il citato luogo di Scimno di Chio,

che appella xs'P'^ss lo stuolo di quegli animali; ma
più di oga' altro è da citare un luogo di Filostralo ,
ove si parla di bianchi ed acquatici uccelli, destinali a
servire ad Achille e volanti a fior di terra poco elevan-
dosi dal suolo: oìxuv ixh o~\) Xsuxous opvi&xs h cci'rrf
§y.civ , mai $\ tovtous uypovs rs xoìì t-7,? SaXa-rr-r,?
rj.7r<%ovra.S, ovs tòv 'A;£;XX/x S£pa7rovras la.vroù m-
TroirpSai pcofffAowras a.uro~ tò aXcros rw" <r ò.y-\xw
twv wtipuiv xvìì nroÀS Òjk' xurtov pxyitrt , 7rpy'rreiv hi
V0VTO Xafjtcel 'XiT'0\XiV0VS X'M jxixqòy ryfi yrf U7r£pcci—
povrag (heroic. XX, 34). Vedi così nel vaso di Nocera
l'uccello, simholo dell'isola, avanzarsi tranquillamente
e prestarsi a' comandi del soprarrivato padrone , che
già si avvicina.

Nereo attende l'arrivo del suo nipote , e già gli
prepara la corona dell'apoteosi ; la quale può anche
credersi di pioppo bianco X=w£r, , alludendo insieme
al luogo della immortale esistenza del tessalo eroe.

In vicinanza del padre vedesi Teli sedente unita ad
altre sorelle, ed aspellando ancor essa l'arrivo del-
l'amato figliuolo. Fra'ciclici Aretino nell'Etiopi'de rac-
contava come Teli piangesse il figlio colle Muse e
colle altre Nereidi: e come lo trasportasse nell'isola di
Leuce (ex Prodi Chreslom. vedi i frammenti de' poeti
ciclici dopo l'Omero di Parigi pag. 583).

Q. Smirneo ci presenta Nettuno che consola Teli
e le altre Nereidi promettendo l'isola e la immorta-
lità allo spento eroe (posthomer. HI v. 775 segg. ).
Così Arriano racconta che Teli fe sorgere l'isola pel
figlio (peripl.); nè altrimenti narravano Io Sco-
liaste di Pindaro (Nem. IV, v. 79) , e Filostrato
( heroic. XX , 33 ) ; il quale poi soggiugne che per
celebrare le mitiche nozze di Elena e di Achille ven-
nero all' isola lo slesso Nettuno ed Amfilrite , (ulte
le Nereidi, ed i fiumi vicini alla Meolide ed al Ponto
(ib. c. 34). Massimo Ti rio , parlando delle appa-
rizioni solile ad aver luogo presso Leuce , non trala-
scia di aggiungere ad Achille Teli e le altre Nereidi :
rrv Qì'Tiv, zxì aXXwv §ciiixÓycuv ^opoc ( dissert. XV ,
7). Adunque per le relazioni slesse di Teli con Ne-
reo e con Achille , e per le citate autorità di anti-
chi scrittori, si spiega perfettamente la presenza delle
Nereidi presso l'isola di Leuce, sorta a domanda di
 
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