DOI Heft:
Nr. 103 (Novembre 1856)
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— 40 —
Sileni e Baccante in vaso dipinto.
In una privala raccolta osservammo un Lei vaso
dipinto della forma del calice , di altezza pai. 1, 3:
esso è d'ignota provenienza, ma pare che possa giu-
dicarsi di fabbrica siciliana. Le figure son rosse in
fondo nero , ed accuratamente disegnate ; presso al-
l' orlo è l'ornamento di palmette, sotto alle figure un
meandro. Due rappresentanze si veggono in questo
pregevole monumento, le quali ne fregiano le due
facce. Nella prima faccia vedi un Sileno barbalo, con
coturni che giungono a mezza tibia , il quale cam-
mina a d. lenendo un lungo tirso sollevato ed im-
brandito , e sospesa al s. braccio una pelle di fiera,
che gli ravvolge il pugno.
Neil' altra faccia del vaso vedesi una donna con
doppia tunica e cecrifalo, la quale insegue un Sileno
calvo e barbalo , che a lei si volge chiedendo pietà.
La donna stende il sinistro braccio, a cui si avvolge
una pelle di fiera , e colla destra cerca di percuotere
il Sileno con un otre a mela pieno : presso di lei si
legge la epigrafe IOAES.
Il costume del Sileno isolato non offre altra parti-
colarità che i coturni : ed è nolo che questa calzatura
medesima trovasi data ne' monumenti alle Baccanti,
ed allo stesso Bacco (vedi questo bullettino an. Ili p.
13: an. II p. 69: e quel che dicemmo pure nell'ope-
ra de'signori Niccolini le case ed i monumenti di Pom-
pei; casa di M. Lucrezio noi. 16 ). È notabile l'atto
del nostro Sileno, che imbrandendo il tirso mostra di
essere impegnato in qualche contesa : ed è per tal
motivo che avvolge a difesa una pelle di fiera intorno
al sinistro pugno. Sulla quale difesa sono da leggere
i luoghi degli antichi scrittori citati dal ch.Iahn(Fa-
senbilder tav. 4; Pentheus und die Mainaden pag. 9
not. 16: cf. questo bullettino an. I p. 189). Studian-
do F opposta parte del vaso , apparisce evidente che
la pelle e 1' otre furono dall' adirata donna rapili al
perseguitato e supplicante Sileno. Dee perciò ravvi-
sarsi nel soggetto del vaso, che descriviamo, un bac-
chico scherzo , del quale non onderemo indagando
confronti presso gli antichi scrittori. Nuovo è il nome
della Baccante o ninfa Iole; se pure dir non si voglia
la stessa figliuola di Eurito introdotta per avventura
in qualche satirico dramma , di cui non ci fu ser-
bata memoria.
Comunque sia , è da osservare come il nome IQ-
AES trovasi messo al genitivo , non altrimenti che
incontrasi non poche volle ne' vasi dipinti : del che
potran vedersi parecchi esempli citali da me ( illu-
strazione di un vaso Volcenle pag. 5 e seg. ), e poi
dal eh. Iahn ( \astnsammhing zu Miinchen Einlei-
tung p. CXV ). Tra essi è da ricordare particolar-
mente il genitivo IOUEA* in vece di IOUEIA*; per-
chè si riporta al nome stesso, di che al presente ci oc-
cupiamo.
MlNERVINI.
antichità elleniche.
Nella prefazione all' anno quarlo del presente bul-
letlino , fra le varie novità promesse a' nostri lettori
nel quinto anno, si fu il ragguaglio delle più recenti
scoperte di Grecia , per le quali annunziammo spe-
rare il sussidio di un valente collaboratore. Ora ci
gode l'animo di poter dichiarare che il sig. Cav. Ban-
gabé, uomo illustre per molle importanti pubblica-
zioni, ci ha fatto V onore di accettare il nostro invito;
malgrado le sue gravi occupazioni, Quindi le anti-
chità elleniche , e segnatamente dell' Attica , saranno
nel nostro bullettino rappresentate dalla penna eser-
citata di un dotto ellenista ed archeologo, il quale
per amor della scienza si è prestato ad esserci largo
della sua gentile cooperazione.
Il sig. Bangabé , per questa sua cortesia, si abbia
tutta la nostra riconoscenza. E non dubitiamo che
questo sentimento sarà eziandio comune a tutli co-
loro, i quali reputano di somma importanza qualun-'
que notizia concernente quel massimo centro dell'an-
tica civiltà. MlNERVINI.
Giulio Minervixi — Editore.
Tipografa di Giuseppe Cataneo.
Sileni e Baccante in vaso dipinto.
In una privala raccolta osservammo un Lei vaso
dipinto della forma del calice , di altezza pai. 1, 3:
esso è d'ignota provenienza, ma pare che possa giu-
dicarsi di fabbrica siciliana. Le figure son rosse in
fondo nero , ed accuratamente disegnate ; presso al-
l' orlo è l'ornamento di palmette, sotto alle figure un
meandro. Due rappresentanze si veggono in questo
pregevole monumento, le quali ne fregiano le due
facce. Nella prima faccia vedi un Sileno barbalo, con
coturni che giungono a mezza tibia , il quale cam-
mina a d. lenendo un lungo tirso sollevato ed im-
brandito , e sospesa al s. braccio una pelle di fiera,
che gli ravvolge il pugno.
Neil' altra faccia del vaso vedesi una donna con
doppia tunica e cecrifalo, la quale insegue un Sileno
calvo e barbalo , che a lei si volge chiedendo pietà.
La donna stende il sinistro braccio, a cui si avvolge
una pelle di fiera , e colla destra cerca di percuotere
il Sileno con un otre a mela pieno : presso di lei si
legge la epigrafe IOAES.
Il costume del Sileno isolato non offre altra parti-
colarità che i coturni : ed è nolo che questa calzatura
medesima trovasi data ne' monumenti alle Baccanti,
ed allo stesso Bacco (vedi questo bullettino an. Ili p.
13: an. II p. 69: e quel che dicemmo pure nell'ope-
ra de'signori Niccolini le case ed i monumenti di Pom-
pei; casa di M. Lucrezio noi. 16 ). È notabile l'atto
del nostro Sileno, che imbrandendo il tirso mostra di
essere impegnato in qualche contesa : ed è per tal
motivo che avvolge a difesa una pelle di fiera intorno
al sinistro pugno. Sulla quale difesa sono da leggere
i luoghi degli antichi scrittori citati dal ch.Iahn(Fa-
senbilder tav. 4; Pentheus und die Mainaden pag. 9
not. 16: cf. questo bullettino an. I p. 189). Studian-
do F opposta parte del vaso , apparisce evidente che
la pelle e 1' otre furono dall' adirata donna rapili al
perseguitato e supplicante Sileno. Dee perciò ravvi-
sarsi nel soggetto del vaso, che descriviamo, un bac-
chico scherzo , del quale non onderemo indagando
confronti presso gli antichi scrittori. Nuovo è il nome
della Baccante o ninfa Iole; se pure dir non si voglia
la stessa figliuola di Eurito introdotta per avventura
in qualche satirico dramma , di cui non ci fu ser-
bata memoria.
Comunque sia , è da osservare come il nome IQ-
AES trovasi messo al genitivo , non altrimenti che
incontrasi non poche volle ne' vasi dipinti : del che
potran vedersi parecchi esempli citali da me ( illu-
strazione di un vaso Volcenle pag. 5 e seg. ), e poi
dal eh. Iahn ( \astnsammhing zu Miinchen Einlei-
tung p. CXV ). Tra essi è da ricordare particolar-
mente il genitivo IOUEA* in vece di IOUEIA*; per-
chè si riporta al nome stesso, di che al presente ci oc-
cupiamo.
MlNERVINI.
antichità elleniche.
Nella prefazione all' anno quarlo del presente bul-
letlino , fra le varie novità promesse a' nostri lettori
nel quinto anno, si fu il ragguaglio delle più recenti
scoperte di Grecia , per le quali annunziammo spe-
rare il sussidio di un valente collaboratore. Ora ci
gode l'animo di poter dichiarare che il sig. Cav. Ban-
gabé, uomo illustre per molle importanti pubblica-
zioni, ci ha fatto V onore di accettare il nostro invito;
malgrado le sue gravi occupazioni, Quindi le anti-
chità elleniche , e segnatamente dell' Attica , saranno
nel nostro bullettino rappresentate dalla penna eser-
citata di un dotto ellenista ed archeologo, il quale
per amor della scienza si è prestato ad esserci largo
della sua gentile cooperazione.
Il sig. Bangabé , per questa sua cortesia, si abbia
tutta la nostra riconoscenza. E non dubitiamo che
questo sentimento sarà eziandio comune a tutli co-
loro, i quali reputano di somma importanza qualun-'
que notizia concernente quel massimo centro dell'an-
tica civiltà. MlNERVINI.
Giulio Minervixi — Editore.
Tipografa di Giuseppe Cataneo.