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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.5.1856-1857

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Nr. 108 (Gennaio 1857)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12304#0082
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— 74 —

coti&ultbus l'IH idus Iati., perchè ci prova che quel
principe nel gennaio del 168 trovatasi a Roma; onde
avrà tutta la ragione il Tillemont ( art. X sur M. Au-
relè), il quale in mezzo ai garbugli di Capitolino seppe
distinguere due viaggi degli augusti Fratelli alla volta
dell' Alemagna ; uno in sul cominciare del 167 , da
cui ritornarono in sulla fine dello stesso anno; l'al-
tro innanzi il termine dell'anno seguente , quando
ridestossi la guerra: durante il qual viaggio L. Vero
perì d'apoplessia in Aitino a mezzo il Gennaio all'in-
circa del 169. Dovremo ora dunque confessare, che
l'Eckhel ( t. VII p. 57) a torto si è rifiutato di pre-
star fede a questa opinione del Tillemont; e quindi
starà egregiamente che le medaglie coniate in sul
principio del 168 onorino la Fortuna Reduce ».

E tanto parmi si confermi pel riscontro di Dione
{Hisl. LXXI, 32: cf. Mai, Scr. Val. t. II p. 224),
il quale narra come partitoM. Aurelio da Roma per
la Germania verso la fine del 168 , e di ritorno in
sulla fine del 176 , si scusava col popolo Romano
della lunga sua assenza di otto anni , il quale lo ri-
chiese , in compenso, del eongiario di otto aurei.
Vero è, che senihra stare in contrario un medaglio-
ne di M. Aurelio con la TR P XXVIII consociata
all'epigrafe ADVENTVS AVG IMP VI COS III con
tipo analogo ( Eckhel t. VII p, 61 ), che ne atteste-
rebbe 1' arrivo di M. Aurelio a Roma nel 174; ma
quel medaglione nou va esente da sospetto di falsità
(v. Arnelh, synops. p. 106), e ad ogni modo quel
ritorno sarebbe accaduto come di sfuggita e forse solo
per adempiere un atto di religione dopo lo scampo
dall'estremo pericolo dell'esercito quasi conquiso da'
Quadi.

Del resto , mi parve cosa assai notevole , che M.
Aurelio , il quale ne' primi sei anni del suo impero,
cioè dal 161 al 166, nello monete di bronzo costan-
temente ha il titolo di Ponti fece Maxinms, in appresso
sempre , o quasi sempre, l'ommetle, durante la sua
assenza da Roma;siccome osservasi aver fatto anche
Adriano nelle monete impresse durante i suoi lunghi
e lontani viaggi. Questi due Augusti, osservantissimi
coni' erano de' riti sacri di Roma ( Spart. in Hadr. c.
22: Capit. in Marco e. 13 ), negli anni della loro

assenza dalla metropoli, avranno probabilmente adem-
piuti gli officii di Pontefice Massimo per mezzo del
loro vicario ( cf. Capitol. ih Pio c. il), in riguardo
alla prisca usanza, che non permetteva al Pontefice
Massimo di portarsi fuor dell' Italia (Livius, XXVIII,
38, 44: Epit. LIX); e quindi omisero il titolo PON-
TIF • MAX nelle monete impresse allor eh' essi non
ne potevano prestare in persona gli offici.

Stando alle monete di conio romano , M. Aurelio
assunto non avrebbe il titolo di Valer Vatriac se nou
che nell'anno 177 , o tutto al più in sul declinare
del 176; e l'Eckhel rigetta anche le lapidi che glielo
danno negli anni antecedenti. Ma il Cardinali ( Dipi,
mil. tav. XXIII pag. 237-238 ) a ragione asseriva,
che se l'Eckhel veduto avesse il diploma degli Au-
gusti Fratelli , che nella tribunicia podestà XXI o
XXII del primo, e VII od VIII del secondo , cioè
nell'anno 167 o 168, s'intitolano PATRES PA-
TRIAE, per fermo mutato avrebbe di parere. Sem-
bra pertanto, che per esitanza di M. Aurelio nell'ac-
cetlare il titolo di Pater Palriae , riguardo alle la-
pidi e ad altre iscrizioni, si osservi la stessa incostanza
che nelle lapidi e nelle monete di Adriano ( cf. Eckhel
t. VI, p. 515-516 ). Riguardo poi all' esitanza di M.
Aurelio neh" accettare eziandio il titolo di ARME-
N1ACVS e quello di PART1IICVS , insigne si è ii
seguente tratto dell'epistola di Frontone all'Augu-
sto suo discepolo L. Vero, scritta dopo la fine della
guerra Partica ( Pronto ad Veruni hip. epist. I):
arcem munitam et invictam et inexpugnabilem, quae
in fralris lui pectore sita est, adnomen ARMENIACI,
quod recusaverat, sumcndum, quis alius, quam tu,
aul quibus aliis tu, quam eloquenliae copiis adorlus
es ? Nel diploma militare dei due Augusti fratelli M.
Aurelio s'intitola semplicemente PARXHICVS , lad-
dove L. Vero dicesi PARXHICVS MAX»»«s. in due
iscrizioni d'Ierapilna di Creta il titolo d'Armeniaeo
è dato solo a L. Vero: ed in altra di Traiauopoli della
Frigia M. Aurelio appellasi Armeniuco Parlico , e
L. Vero Armeniaco Medico ( C. I. Gr. n. 2581
2582, 3865, c; cf. n. 4385, 4697, c).

Le VII liberalità di M. Aurelio trovatisi distri-
buite ad intervalli di tempo assai irregolare, nel mo-
 
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