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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.5.1856-1857

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Nr. 109 (Febbraio 1857)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12304#0090
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gazione, olire la poca convenevolezza di presentare il
grande eroe della Grecia in atto di arringare e non
di combattere, oltre la difficoltà che sorge da' movi-
menti del personaggio da me giudicato Filoltete che
lo fan primeggiare fragli altri guerrieri, ed acuiPal-
lade stessa prepara l'asta ; a me sembra che un in-
sormontabile ostacolo provenga dalle armi di Alcide
giacenti al suolo : sulla qual circostanza il dotto scrit-
tore non dà alcuna soddisfacente dichiarazione.

Il sig. Panofka sostenne che si rappresenta Eleno
figliuol di Priamo ed Apollineo profeta , il quale si
mostra ad Ulisse e Diomede, e lor predice la conqui-
sta di Troja mercè le armi di Ercole, le quali trova-
vansi ancora in potere di Filottete [Gefluclwgollheilen
nelle memorie della r. Accad. delle scienze di Berlino
1853 p. 263).

Questa spiegazione meriterebbe una più ampia
dilucidazione : e siamo sicuri che il nostro eh. ami-
co e collega non tarderebbe ad abbandonarla , ove
rivolgesse il pensiero a darsi conto di tutte le parti-
colarità del dipinto. Veggo pertanto dalle brevi pa-
role del cav. Panofka che egli ritiene alcune delle mie
idee: tali sono che le armi di Ercole accennino a Fi-
lottete, e forse ancora che sia figurato Paride nel gio-
vine guerriero sulla quadriga. Neil' insieme poi rico-
nosce un'allusione alla fatale battaglia tra Filottete ed
Alessandro, idea che predomina nella mia spiegazione.
Giovi qui solamente osservare che non si comprende
perchè darsi dovrebbe ad E! eno l'attributo della
clava ; perchè non sia vestito degli abili sacerdotali
qual jerofante di Apollo ; e come 1' aspetto di Dio-
mede sia tanto giovanile , per quanto fiero e virile
quello di Ulisse.

Più singolare è la spiegazione prodotta da Carlo
Federico Hermann. Egli sospettò che ci si offrisse allo
sguardo il combattimento di Ercole con Plutone. 11
giovine coronato con la clava è per lui, come per noi,
Alcide; il guerriero coll'elmo alato è Plutone; Marte
1' altro imberbe guerriero ; Bellona quella che stassi
sul carro ; il cagnolino figura forse Cerbero, per dare
un tuono burlesco a tutta la scena (Hadeskappe Got-
tinga 1853 in 8). Questa spiegazione , della quale la
morte dell'amico autore ci vieta di parlar più lunga-

mente,è principalmente fondata sulla particolarità dell'
elmo alato, che il sig. Hermann riputava solo conve-
niente a Plutone. Ma già il eh. Schwenck non persua-
devasi di questa osservazione (lalms Iarbilch. far Phi-
lolog. und Pàdag. voi. LXIX pag. 675 segg.) : ed io
avvertii altrove che 1' archeologia c' insegna non es-
sere le ali unicamente proprie della galea plutonica,
proponendomi di tornare -su questo argomento in
altra occasione (vedi questo bulletlino an. II p. 181).
Ora però sono dispensato da una tale ricerca per li:
cure del eh. sig. A. Conze , che in una sua recente
scrittura (della quale diremo più distesamente) ha di-
mostrato vedersi le ali sufi' elmo de'greci guerrie-
ri in non pochi antichi monumenti, e segnatamente
ne' vascularii dipinti ( Philohlet in Troja uber das
Gemàlde cincr griechischen Vaso der Sammlung Jalla
in Ruvo , Goltingen 1856 pag. 10 e segg. ). Caduto
dunque il principale sostegno di quella interpretazio-
ne , lutto l'edificio crolla insieme con esso , e ri-
mane tutta la probabilità alla primitiva spiegazione.
Osserva in falli il eh. Hermann che il giovine ar-
mato , messo alla sinistra 'Si Ercole , vien comoda-
mente spiegato per Neotlolemo , che restituisce a
Filottete le armi di Alcide ; ed abbenchè il dotto fi-
lologo trovi alcune inconvenienze , che tali non pa-
jono agli occhi di un esercitalo archeologo, esclusa
la idea di Plutone , sorge evidente la presenza di Fi-
loltete, come protagonista del quadro, di che stiamo
ragionando.

Due altre illustrazioni furono più recentemente pro-
poste nel passato anno 1856, una dal dottissimo Wel-
cker l'altra dal sig. A. Conze di Gottinga. Il primo nel
personaggio coli'elmo alato :riconobhe Ercole, e
Iolao nel giovine coronalo, .cerne un altro guerriero
nel giovine colI'asta.SuI carro ravvisa Ippolita,e presso
una sua seguace. Pallade, come protettrice di Ercole,
ha una delle lance per lui preparata. La Furia ed il
simbolico gruppo dell' uccello che afferra il serpen-
te , dinotano il trionfo di Alcide dopo la battaglia.
I sassolini dinolano la riva del Termodonte , ed il
cagnolino è un accessorio messo quasi a riempire lo
spazio. In sostanza si riporta il soggetto alla spedi-
zione di Ercole contro le Amazzoni, della quale è
 
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