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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.5.1856-1857

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Nr. 114 (Aprile 1857)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12304#0136
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— 128 —

GALcn'a della Mummia, e TROmenlina della filaria.

Marcia n. 21. Il eh. autore dà per inedita la se-
guente oncia di L. Marcio Filippo, esistente nel mu-
seo di Parigi :

L • PHILIPPVS, Testa barbala laureala di Satur-
no con falce al didietro.

)( ROMA. Cane stante su quattro piedi con la te-
sta alta ; globetlo al disopra.

lì eh. Riccio ne diede altra simile oncia col tipo di
un cane stante sopra una prora di nave, che confron-
terebbe col suggello avito di Galba imperatore, rap-
presentante xvvx sx 7rp>jpy.s mÌjì 7f}ozu7rrcyr7. ( Dio,
LI, 3). 11 cane della monetina di L. Filippo pare
della razza dei catuìi Melitaei.

filaria, lì eh. autore ( p. 208 ) , seguendo il Ric-
cio mi fa dire ciò eh' io non dissi ( v. Saggio p. 32 ),
nò potea dire, ben sapendo che il figlio di Mario con-
sóle ne! G72 fu ucciso in quell' anno stesso.

Mesciuta n. 3. Importante si è la notizia che ne
porge il eh. autore della seguente lezione apposta in
giro attorno all' imagiue clipeata di Augusto ricinta
da una laurea : S • C • OB • R • P • CV.M ■ SALVI •
IMP • CAESAR AVGVS CONS (p.213 pi. XXVII,
2). Egli, non cominciando a dovere, lesse: Cum sa-
lute imperatori Caesari Augusto conservatori(o constili],
Senàlus consulto ob Rempublicam, senza buon senso
nò costrutto ; laddove il senso torna chiaro e sublimo
intendendo , che quell'effigie clipeata fu dedicata se-
nàlus consulto ob rempublicam cum salute impcratcris
Caeèaris Augusti conservatami poiché la salvezza della
cosa pubblica era dipendente ed inseparabile da quella
di Augusto, che avea posto fino agli orrori delle guerre
civili. Prima che il eh. Cohen pubblicasse questa in-
signe medaglia nella piena sua integrità sopra un e-
semplare appartenente al signore Bunbury , leggeva-
si : CAES • AVG • CONS • S • C • OB • R • P • CONS,
o in altro modo senza veruno costrutto e senso ra^io-
nevole, sì che 1' Eckhel ( t. VI p. 103 ) si rimase dal
darne la spiegazione. Del resto, l'effigie di Augusto

ritratta di prospetto sopra uno scudo ricorda quella
nobilissima sentenza di Plinio ( Nat. Mst. XXXV, 4 ) :
origo piena virtulis faciem reddi in sculo cuiusque, qui
fuerit usus ilio.

Mettia n. 2. La seguente monetina, che al Riccio,
che la ritrasse dalle tavole del Morelli, parve quina-
rio, è anzi un sesterzio, che il Cohen ritrasse dall' in-
signe collezione del eh. Barone d' Ailly :

Testa giovenile ben chiomata e diademata.

)( M. METTI. Vergine Lanuvina stante in alto di
porgere cibo al sacro serpente di Giunone.

La testa del ritto parve feminile al eh. editore ; ma
può anch' essere dell' intonso Apollo ( ci. Annali ardi.
t. XXI p. 200).

Io assegnai dubbioso le monete di M. Mettio al-
l'anno 709 ( Ragguaglio p. 225 ) ; ma ora, vedendo
ch'egli , del pari che L. Emilio Buca e P. Sepullio
Macro, impresse sesterzi, quinarii e denarii , parmi
quasi certo che lutti e tre fossero monelieri nel 710.

Minalia. Nel primo de' Ire diversi tipi del proque-
store del giovine Gneo Pompeo Magno, M. Minatio
Sabino, io ravviserei il genio della precipua città forte
della Betica , che accoglie Pompeo stesso , il quale ,
ristabilito in salute in Ebuso , sbarca presso quella ;
nel secondo i genii d' altre due città della Betica che
a gara 1' onorano e chiamano a sè ; e nel terzo il ge-
nio di Cadagena che gli si arrende ( e perciò in al-
cuni esemplari tiene , per fede del eh. Cohen , nella
s. un caduceo), mentre che il genio della Betica, ove
vinse i Cesariani, Io incorona e porta un trofeo. Que-
st'ultima figura parve al eh. Borghesi (Dee. II, oss.
1 ) della Vittoria, supponendo che l'ale di lei restino
nascoste dietro il trofeo eh' ella porta appoggialo alla
spalla ; ma non par verisimile, anche perchè in un
denario dell' Oslilia vedesi una figura feminile che si-
milmente porta un trofeo, senza che questo nasconda
le sue ale.

( Continua )

C. Cavedoni.

Giulio Minervim — Editore.

Tipografia di Giuseppe Catakeo,
 
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