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Bartoli, Alfonso
I monumenti antichi di Roma nei disegni degli Uffizi di Firenze (Band 6): Descrizione dei disegni — Roma, 1923

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https://doi.org/10.11588/diglit.30565#0068
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(Antonio da Sangallo il gtovane)

— 63 —

(Antonio da Sangallo il giovane)

ANTONIO DA SANGALLO

IL GIOVANE

Nato a Firenze nel 1485, morto a Terni il 28 settembre 1546.

II Gabinetto degli Uffizi possiede circa un migliaio di disegni di
Antonio il giovane: più della metà si riferiscono alle fabbriche costruite
dall’ infaticabile architetto; altri sono studi di matematica, astronomia,
geometria, prospettiva, meccanica, idraulica, artiglieria; altri infine sono
disegni archeologici, cioè studi e ricordi di monumenti antichi, trascri-
zioni di antiche epigrafi.

I disegni archeologìci dimostrano con quale minuziosa, continua,
intelligente indagine Antonio cercasse di penetrare lo spirito e d’ im-
possessarsi delle forme dell’architettura rornana antica.

Con l’osservazione diretta degli esempi architettonici egli congiunse

10 studio del testo di Vitruvio e ne preparò un commento. La prefa-
zione, autografa, che egli intendeva preporre al commento, forma oggi

11 cod. Magliabechiano cl. XVII, n. 20 ed è stata pubblicata dal Gotti
(Vita di Michelangelo, II, 129-1 31) non molto correttamente a dir vero ;
i passi che seguono sono stati riscontrati sull’autografo. In essa An-
tonio dichiara essergli stato necessario « auere notitia delli edifitìi an-
« tichi greci et delli latini fatti in roma et in aliri loci de italia » ed
afiferma che Vitruvio non possa essere pienamente inteso se non da chi
« abbia le notitie delli edifitii antichi di roma c fuora di roma e abbia
« a^ichora qualche parte in le lettere latine e ulgare (leggi : vulgari) e si
« abia longa sperientia in la arte come abiamo noi quah abiano (leggi :

« abbiamo) consumato li studii nostri in roma dalla eta nostra di anni
« xviij alprincipio del pontificato di papa iulio nel MD... (completa : MDIII)

« per fino al presente della nostra eta de anni xxxxvj, 1531, al tempo di
« papa Clemente dell anno del suo pontificato viij ». Antonio ha poi can-
cellato queste indicazioni cronologiche e le ha sostituite così: « de
« anni Lvj (correggi : LIV), 1539, al tempo di papa pagolo dell anno del
« suo pontidcato V». Antonio dunque scrisse la prefazione nel 1531 e
vi tornò su nel 1539; ma egli già da parecchi anni innanzi aveva in-
trapreso lo studio del testo vitruviano : il Milanesi (in Vasari V, 448)
dà notizia di un esemplare di Vitruvio, stampato in Firenze dai Giunti
nel 1514 « posseduto dal signor Eugenio Piot di Parigi, tutto postil-
« lato dalla mano di Antonio » che vi aveva scritto la data del 1520.
Fra i disegni degli Uffizi non ho ritrovato che pochi fogli di appunti
di Antonio per il commento vitruviano; il quale credo non sia stato
mai disteso e compiuto. Tuttavia gli studi di Antonio furono noti ai
contemporanei o direttamente o attraverso gli studi vitruviani del fra-
tello Battista (dei quali dirò nelle notizie biografiche di questo): il Fi-
landro nella sua edizione di Vitruvio (Roma, 1544) a proposito clegli
scamilli impares (lib. V, cap. IX) si riporta alla opinione di Antonio e
di Battista (cfr. Ravioli, Notizie sui nove da Sangallo, 37 e 40).

Abbiam visto che Antonio si vantava di conoscere i monumenti
antichi di Grecia, d’Italia e di Roma. II vanto è esagerato per ciò che
riguarda la Grecia, dove egli non andò mai; deve però aver avuto
qualche notizia di monumenti d’Oriente: vedi i disegni 1218 tav. CCI,
900 tav. CCLXXXII. Per ciò che riguarda 1’ Italia e Roma l’afferma-
zione di Antonio è giustissima; perchè risulta dai disegni suoi che egli
e nella lunga permanenza in Roma e nei frequentissimi viaggi per
quasi tutta l’Italia non perdette mai alcuna occasione di ricercare e
studiare monumenti antichi. E ii materiale archeologico raccolto da
Antonio deve essere stato straordinariamente copioso se dai disegni
fino a noi pervenuti e conservati agli Uffizì si può trarre la seguente
non breve lista di città e luoghi donde Antonio prese ricordo di an-
tichità :

Roma

Ostia e Porto

Tivoli

Palestrina

F rascati

Lanuvio

Cori

Terracina

Aquino

Capua

Civitavecchia

Tarquinia

Ferento

Falerii

Narni

Rieti

Terni

Spoleto

Perugia

Arezzo

Recina

Ancona

Rimini

Ravenna

Verona.

La presente pubblicazione si limita ai disegni relativi a monumenti
antichi di Roma. I quali disegni hanno tutti il pregio di essere rilevati
direttamente dal vero e misurati assai diligentemente ; anche quando
Antonio si è giovato per i rilievi e le misurazioni dell’aiuto altrui, ne
ha sempre egli stesso controllato i risultati.

Antonio ebbe l’aiuto continuo e devoto del fratello Battista (ne
parla il Vasari nella vita di Antonio) ed egli lo adoperò anche per i
suoi studi di antichità. I disegni che sono frutto della collaborazione
dei due fratelli li pubblico qui fra i disegni di Antonio : eccone la in-
dicazione :

dis.

919

tav. CCXVIII


»

1204

» CCXXIT


»

1 181 v.

» CCXXIII


»

1662

» CCXXIV


»

12 11

» CCXXIV


»

716

» ccxxv


»

1122

» CCLII e

CCLIJI

»

1107

» CCLIV e

CCLV

»

1270

» CCLVI e

CCLVII

»

11 87

» CCLXXX

e CCLXXXI.

I disegni che sono o appariscono come opera individuàle di Bat-
tista li pubblico invece appresso, tavv. CCCI-CCCXL, e sotto il suo
nome soltanto.

Anche Pietro Rosselli fu aiuto di Antonio nello studio dei monu-
menti romani ; vedi le notizie che ho date a pag. 61. Non separo dai
disegni di Antonio i seguenti :

dis. 1154 tav. CCXCIV e CCXCV

» 1305 » CCXCVI

» 1306 » CCXCVI

che sono opera cómune di Antonio e del Rosselli.

Una volta Antonio ha utilizzato un disegno di un Bernardo (di-
segno 1181, tav. CCXXIII); forse è Bernardo della Volpaia nominato
da Antonio il vecchio nel dis. 1602, tav. LXXIV.

Un’altra volta egli riferisce certe misurazioni di un Giovanni Cri-
stoforo romano (dis. 2055, tav- CCXCVIII) che mi è ignoto.

Frà gli aiuti di Antonio devesi in fine ricordare Antonio Abaco,
del quale parlerò più innanzi pubblicandone i disegni alle tavv. CCCL-
CCCLII; qui mi limito a rilevare la somiglianza della pianta del Foro
di Augusto edita dall’Abaco nel « Libro appartenente all’Architettura »
con quella delineata da Antonio nel dis. 1139, tav. CCLXXVII.

Di parecchi disegni ho potuto accertare la data o almeno un ter-
mine cronologico; ne presento l’elenco, avvertendo che la giustifica-
zione dei dati cronologici, per i disegni isolati o in pulito, è esposta
nelle osservazioni ai singoli disegni ; per i disegni in serie, nelle notizie
che precedono ciascuna serie :

non prima dell’anno 1519:


dis. 3956

tav. CCXII


>>

1232

» CCXXXI

Mausoleo di Augusto ....

»

1172

» CCXXXVI


1 »

1233

» CCXLI


»

1270

» CCLVII

« corretione » del Pantheon .

dis.

874

tav. CCXXXVII


» CCXXXVIII

»

306

Bàsilica di Nettuno.

dis.

ii34

tav. CCXLIV

Crypta Balbi.

t

dis.

1138

tav. CCXLV e CCXLVI


dis.

1233

tav. CCXLI


»

1142

» CCXLIJ


»

1134 r.

» CCXLIV


»

1660

» CCLVIII e CCXLIX

Teatro di Marcello.




»

930

» CCL


»

1122

» CCLII e CCLIII


»

1107

» CCLIV e CCLV


»

1270

» CCLVI e CCLVII
 
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