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Bartoli, Alfonso
I monumenti antichi di Roma nei disegni degli Uffizi di Firenze (Band 6): Descrizione dei disegni — Roma, 1923

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https://doi.org/10.11588/diglit.30565#0117
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(Iacopo Sansovino)

I I 2

(Giacomo Barozzi da Vionola)

. 2) e 3) Particolari dello stesso Sepolcro.

Tecnica: penna, riga e compasso.

Alt. 200 - Largh. 280.

Carta bianca.

Arch. 4335. Tav. CCCLVII, fig. 625.

“ Qu\e\sta e la guglia ch e lungo santo pietro di
roma ed e alta in tuto cho lo inbasamento e ongni
chosa palmi 123 giusti cioe palmi romaneschi e ongm
palmo e B. 7. d. 9 7. questo inbasamento che al pre-
sente non si ^iede sopra a che posa la guglia e in
opera a punto chome e qui disengniato et quando
papa pagolo fecie tentare p\er\ uoleria tramutare
l an\n\o della sua morte si trouo lo inbasamento soto
chome si uede qui a punto e uoleualo fare metere
in su la piaza di santo pietro „ - Disegno.. con misure
e note, dell’Obelisco Vaticano. Con l’epigrafe CIL,
VI, 882 cosi' trascritta:

DÌVO CAESARI
DIVI IVLII F
AVGVSTO TI •

DIVI • AVGVSTI
F AVGVSTO • SACRVM

Tecnica: penna e riga.

Alt. 410 - Largh. 283.

Carta bianca.

Secondo la nota, che accompagna il disegno, il piedistallo dell’Obe-
lisco Vaticano sarebbe stato scoperto nel 1549, anno della morte di
Paolo III; ma il piedistallo stesso è minutamente studiato nel dis. 1754
di Bastiano da Sangallo, tav. CCCXLV, il quale disegno, poichè porta
una nota autografa di Antonio il giovane, non è posteriore al 1546,
anno della morte di Antonio. Conseguentemente o lo scavo attorno al
piedistallo fu eseguito due volte (una volta non dopo il 1546 e una
volta nel 1549) o, come a me sembra più probabile, là nota del dis. 4335
erra riferendo al 1549 lo scavo fatto qualche anno prima.

Comunque il dis. 4335 è posteriore all’anno 1549, e questo ter-
mine cronologico vale perciò per la composizione del libro, al quale
il disegno appartiene, come ho accennato a pag. 110.

Bibliografia. - Ferri, 177.

Arch. 4336. Tav. CCCLVII, fig. 626.

Pianta misurata dei due Mausolei imperiali vati-
cani: S. Andrea e “ Santa petornila „ (leggi: Petro-
nilla).

Tecnica: penna, acquarello, riga e compasso.

Alt. 404 - Largh. 280.

Carta bianca. Filigrana: due freccie decussate, al di sopra una stella a
sei raggi.

Arch. 1958. Tav. CCCLVlll, fig. 627.

1) “ tenplu\m\ bacchi estra urbem ogi santa go-
stanza „ - Pianta misurata di S. Costanza.

2) e 3) Ricordi misurati in alzato e in pianta del
colonnato dello stesso edificio. 1

Tecnica : penna, riga e compasso.

Alt. 390 - Largh. 285.

Carta bianca. Filigrana: àncora in cerchio sormontato da stella a sei raggi.
Bibliografia. - Ferri, 137, 194.

Arch. 1965. Tav. CCCLVIII fig. 628.

1) “ apud teatri marcielli „ - Ricordo di cornice.

2) Ricordo di capitello ionico.

3) “ a tigoli (= Tivoli) uechio „ - Ricordo del piede
di un cratere marmoreo (cfr. Cod. Esc. f.° 59).

4) Ricordo di un particolare ornamentale dei mu-
saici di S. Gostanza.

5) “ tenplu\m\ bacchi „ - Sezione, con misure e
note, di S. Costanza.

Tecnica: penna riga e compasso.

Alt. 380 - Largh. 295.

Carta bianca. Filigrana: cerchio con incudine e martello.

Bibliografia. - Ferri, 137, 219.

Arch. 1948. Tav. CCCLIX, fig. 629.

Restituzione, arbitraria, dell’Arco di Tito (simile
ma non uguale a Cod. Esc., f.° 47).

Tecnica: penna, acquarello, riga e compasso.

Alt. 405 - Largh. 285.

Carta bianca.

Sul verso, che non riproduco : pronao del Pantheon, uguale al
disegno del Cod. Esc., f.° 29, al dis. 164 verso (attribuito a Rqffaello) che
ho riprodotto a tav. LXV e al dis. 1949 (attribuito al Sansovino) che
non riproduco.

Bibliografia. - Ferri, 126, 187.

Verso) Lanciani, Pantheon, 4. Egger, Cod. Esc., 92. Ashby, E|rav. Andr.
Coner, n. 65, p. 38. Hiilsen, Escurialensis und Sangallo, 221.

-§-—-

GIACOMO BAROZZI da VIGNOLA

Nato a Vignola il i° ottobre 1507; morto a Roma II 7 luglio 1573.

Andò « a Roma per attendere alla pit^ura. Ma dbpo, essendo

« allora in Roma un’accademia di nobilissimi gentiluomini e signori

« che attendevano alla lezione di Vitruvio. si diede il Vignola per ser-

« vizio loro a misurare interainente tutte l’anticaglie di Roma » (Vasari,
VII, 105 e 106).

Disegni isolati.

Arch. 4369. Tav. CCCLIX, fig. 630.

Sei basi riccamente intagliate.
 
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