ARCHEOLOGICA COMUNALE
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placida, ma seria espressione fissato su qualcheduno, che la im-
maginazione si finge presente, sembra spiarne la intelligenza e
la persuasione, in ordine alle astronomiche teorie da lei svolte
coll'aiuto del globo, che sostiene colla mano sinistra, e della
indicatrice bacchetta fradiusj, che cessando dal parlare ella ne
ha ritratto pur dianzi. La Musa così restaurata ritrae moltis-
simo, nell'attitudine e nella espressione, della Urania di un
dipinto pompeiano; tranne che in questo ella è rappresentata
sedente \ La sua graziosa persona, di forme giovanili ed in-
tatte, è velata unicamente dal pallio; il quale dall'omero manco
discende ad involgere il dorso, passa sotto T ascella dritta, la-
sciando il braccio ed il seno scoperto, e rigettato sulla spalla
sinistra pende col suo lembo al di dietro. Questo ampio ma
leggero manto, aderendo alla persona, ne disegna con eleganza
i contorni delle membra. Un tal partito, che si addice alla Ninfa
mentre non disconviene alla Musa; come pure la prontezza delk
movenza, e il non avere la statua altro appoggio, che quello
assai piccolo dello scrinio presso la gamba sinistra, danno alla
figura una sveltezza ed una leggiadria, che la rende maggior-
mente osservabile.
Non è da pretermettere, come l'aggiustamento del pallio
sul corpo ignudo ricordi ad un tempo il greco costume dei
poeti, filosofi, ed oratori, delle cui statue iconiche abbiamo dal-
l'arte nobilissimi esemplari. Nel sarcofago vaticano ricordato
più indietro 2 i Geni delle Pieridi vanno egualmente vestiti del
solo pallio filosofico, gittato per lo pia sulle membra, con partito
simigliante a quello della statua nostra. È probabile che tal
concetto ancora sia stato in mente all'artefice, quando egli si
decise a vestire sì fattamente questa, e, com' è da credere, an-
che le altre figure della medesima serie.
1 Millin. Gal. MljLìu pi. XXIII n. 75; cf. Helbig Vandgem. p. 178 n. 889.
2 Pag. 6; nella nota.
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placida, ma seria espressione fissato su qualcheduno, che la im-
maginazione si finge presente, sembra spiarne la intelligenza e
la persuasione, in ordine alle astronomiche teorie da lei svolte
coll'aiuto del globo, che sostiene colla mano sinistra, e della
indicatrice bacchetta fradiusj, che cessando dal parlare ella ne
ha ritratto pur dianzi. La Musa così restaurata ritrae moltis-
simo, nell'attitudine e nella espressione, della Urania di un
dipinto pompeiano; tranne che in questo ella è rappresentata
sedente \ La sua graziosa persona, di forme giovanili ed in-
tatte, è velata unicamente dal pallio; il quale dall'omero manco
discende ad involgere il dorso, passa sotto T ascella dritta, la-
sciando il braccio ed il seno scoperto, e rigettato sulla spalla
sinistra pende col suo lembo al di dietro. Questo ampio ma
leggero manto, aderendo alla persona, ne disegna con eleganza
i contorni delle membra. Un tal partito, che si addice alla Ninfa
mentre non disconviene alla Musa; come pure la prontezza delk
movenza, e il non avere la statua altro appoggio, che quello
assai piccolo dello scrinio presso la gamba sinistra, danno alla
figura una sveltezza ed una leggiadria, che la rende maggior-
mente osservabile.
Non è da pretermettere, come l'aggiustamento del pallio
sul corpo ignudo ricordi ad un tempo il greco costume dei
poeti, filosofi, ed oratori, delle cui statue iconiche abbiamo dal-
l'arte nobilissimi esemplari. Nel sarcofago vaticano ricordato
più indietro 2 i Geni delle Pieridi vanno egualmente vestiti del
solo pallio filosofico, gittato per lo pia sulle membra, con partito
simigliante a quello della statua nostra. È probabile che tal
concetto ancora sia stato in mente all'artefice, quando egli si
decise a vestire sì fattamente questa, e, com' è da credere, an-
che le altre figure della medesima serie.
1 Millin. Gal. MljLìu pi. XXIII n. 75; cf. Helbig Vandgem. p. 178 n. 889.
2 Pag. 6; nella nota.