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Avvertimmo più sopra quanto sia cosa rara il trovare se-
minude le Muse, o coperte dal solo pallio, come per contrario
si appartiene alle Ninfe. Ennio Quirino Visconti, dichiarando
un erudito fregio marmoreo del Museo vaticano, i cui rilievi
esprimono, in tanti compartimenti, le avventure di Ercole, in-
segnava, doversi avere per una Musa la figura di donna semi-
nuda, che assiste il giovinetto Alcide, inteso ad apparare il
suono della lira dal vetusto poeta Lino: ed in tale occasione il
sommo archeologo rammentava que' punti di simiglianza e di
contatto fra le prime e le seconde, che noi brevemente rian-
dammo in principio Noi possiamo recarne in mezzo un altro
esempio, cavandolo dalla recentissima pubblicazione delle greche
figure in terracotta, provegnenti da Tanagra, fatta con molta
splendidezza, con dichiarazioni e comento del eh. sig. dott. Ke-
kulé \ In essa raccolta si ha una graziosissima figura in terra
cotta dipinta, che rappresenta una Musa sedente sopra di un
sasso, interamente nuda nella parte superiore della persona,
con una maschera comica nella mano sinistra3. Oggetto vera-
mente degno della greca eleganza, che nuovamente fa fede di
quei primitivi concetti, che le figlie di Mnemosine avvicinavano
alle Ninfe dei boschi e delle fontane.
La nostra statua fu certamente lavoro di valente artefice
dell' epoca greco-romana, e forse de' primi tempi dell' impero:
ma non la crederei originale, a causa di alcuni difetti che vi
si notano nel disegno; come, per esempio, nei piedi, che riescono
alquanto grossi, rispetto alle proporzioni della figura. Del
resto, è condotta con diligenza, anche nella parte posteriore: ciò
1 Museo Pio-dementino t. IV tav. XXXVIII, cf. pag. 188 sgg. (ed. mil.);
Millin Gal. Myth. pi. CX. n. 431.
- Griechische Thonfiguren aus Tanagra. Stuttgart 1878.
8 Taf. XI, cf. pag. 19. Nella seguente tav. XII si ha una figuretta
consimile, ma senza il distintivo attributo della maschera; sicché il eh. autore
esita fra il crederla una Musa ovvero una Ninfa.
Avvertimmo più sopra quanto sia cosa rara il trovare se-
minude le Muse, o coperte dal solo pallio, come per contrario
si appartiene alle Ninfe. Ennio Quirino Visconti, dichiarando
un erudito fregio marmoreo del Museo vaticano, i cui rilievi
esprimono, in tanti compartimenti, le avventure di Ercole, in-
segnava, doversi avere per una Musa la figura di donna semi-
nuda, che assiste il giovinetto Alcide, inteso ad apparare il
suono della lira dal vetusto poeta Lino: ed in tale occasione il
sommo archeologo rammentava que' punti di simiglianza e di
contatto fra le prime e le seconde, che noi brevemente rian-
dammo in principio Noi possiamo recarne in mezzo un altro
esempio, cavandolo dalla recentissima pubblicazione delle greche
figure in terracotta, provegnenti da Tanagra, fatta con molta
splendidezza, con dichiarazioni e comento del eh. sig. dott. Ke-
kulé \ In essa raccolta si ha una graziosissima figura in terra
cotta dipinta, che rappresenta una Musa sedente sopra di un
sasso, interamente nuda nella parte superiore della persona,
con una maschera comica nella mano sinistra3. Oggetto vera-
mente degno della greca eleganza, che nuovamente fa fede di
quei primitivi concetti, che le figlie di Mnemosine avvicinavano
alle Ninfe dei boschi e delle fontane.
La nostra statua fu certamente lavoro di valente artefice
dell' epoca greco-romana, e forse de' primi tempi dell' impero:
ma non la crederei originale, a causa di alcuni difetti che vi
si notano nel disegno; come, per esempio, nei piedi, che riescono
alquanto grossi, rispetto alle proporzioni della figura. Del
resto, è condotta con diligenza, anche nella parte posteriore: ciò
1 Museo Pio-dementino t. IV tav. XXXVIII, cf. pag. 188 sgg. (ed. mil.);
Millin Gal. Myth. pi. CX. n. 431.
- Griechische Thonfiguren aus Tanagra. Stuttgart 1878.
8 Taf. XI, cf. pag. 19. Nella seguente tav. XII si ha una figuretta
consimile, ma senza il distintivo attributo della maschera; sicché il eh. autore
esita fra il crederla una Musa ovvero una Ninfa.