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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 6.1878

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Gatti, Giuseppe: Iscrizioni inedite ed osservazioni varie epigrafiche
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https://doi.org/10.11588/diglit.13206#0036

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BULLETTJNO DELLA COMMISSIONE

innanzi tutto ad esaminare a chi possa riferirsi la menzione che
ne troviamo nel nostro marmo.

È cosa nota agii epigrafisti (quantunque non credo ancora
esattamente formulata), che i servi o liberti di qualche illustre
personaggio solevano bene spesso designarlo col solo cognomen
od agnomen individuale, quando questo era a preferenza ado-
perato nella famiglia e più particolarmente adottato come dia-
critico: laddove i servi o liberti dei privati li indicavano quasi
costantemente col semplice prenome, o talvolta congiunto al
gentilizio, od anche più raramente con le tria nomina. Basti
appena accennare qualche esempio. Il celebre L. Emilio Paullo
console del 754 è nominato semplicemente Paullus in parecchi
titoletti di Emilii suoi liberti, trovati in uno dei colombari
della vigna Codini; ove pure il figlio di lui Paolo Emilio Regillo
si trova più volte appellato soltanto Regillus da' suoi servi.
I liberti di P. Alfeno Varo (cos. a. 755) in parecchi titoli se-
polcrali si dicono liberti di Varo, non di Publio: un servo di
M. Acilio Grlabrione (cos. a. 124 di G. C.) si nomina Tychicus
Glabrionis N. ser1. Così pure nel colombario degli Statili! ripe-
tutamente è dai servi e dai liberti indicato il solo cognome di
Tauro o di altri personaggi della famiglia; in quello dei (riunii
Silani (nella vigna Randanini siili' Appia) frequentissimo è il
semplice cognome Silani. Un servo dell' illustre L. Calpurnio
Pisone e di uno dei Cornelii Scipioni Orliti si dice Alphius
Orfiti et Pisonis ser. '"; e similmente si hanno Ametìjstus Orfiti
ser. in un titolefto inedito della vigna Codini, e un Dates L.
Pisonis cellarius3, ecc. Laonde sembra potersi ragionevolmente
conchiudere, che allorquando nelle iscrizioni troviamo il nome

1 C. 1. L. VI, 623. Tutti i titoletti qui citati, in gran parte inediti,
saranno pubblicati fra le iscrizioni sepolcrali romane del Corpus, nelle cui
schede son registrati.

2 Grut. 959, 12.

3 Gud. 214, 5.
 
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