ARCHEOLOGICA COMUNALE
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relativamente più recenti ; perchè la tenacità de' Romani nel
rispettare e conservare le antiche religioni si mostra anche in
ciò che la stipe votiva, dove erasene cominciato il gettito, durava
poi fino ai primi secoli dell'era volgare. Anzi l'esperienza ci dimo-
stra, che i più celebri santuari dell'antichità ed i più ricchi
depositi di stipe votiva sono appunto quelli provenienti dalle
età più remote. Quindi questo deposito votivo del Viminale for-
mato in tempi tanto primitivi avrebbe dovuto conservare grande
celebrità. Nel pozzuolo della Vittoria invece nulla accenna nè
anche ai primi tempi della romana repubblica. Nè vale il sup-
porre che il taglio del terreno da me sopra indicato possa aver
tolto gli strati superiori del deposito; perchè sarebbe poco
verosimile supporre che un taglio casuale avesse tanto esatta-
mente fatto sparire ogni traccia degli ex voto più recenti dei
rinvenuti, se quelli vi fossero stati deposti. Osservo inoltre che
nei cumuli votivi predominano mai sempre i valori monetali ed
i voti rappresentanti figurine, animali, e membra diverse del
corpo umano. Ivi invece si rinvenne pochissimo aes rude ed
una sola figurina umana di terracotta; mentre il vasellame che
ammonta a centinaia di capi rappresenta appunto le varietà che
d'ordinario troviamo nei sepolcri.
Sembrami poi d'altronde veder chiari i distintivi del funebre
deposito. Tra la terra commista alle stoviglie ho benissimo ri-
conosciuto tracce non poche di carboni e di cenere. Tra i bronzi,
che sono pochi relativamente alla copia delle terrecotte, predo-
minano soltanto una dozzina di fibule, le quali doveano far l'ufficio
di fermargli ai tessuti contenenti le ossa bruciate. Io medesimo
ho raccolto nello scavo parecchi frammenti di ossa di animali
massime di mascelle, come sogliamo trovare nei più antichi se-
polcri. Rarissimi come ho detto sono i pezzi àelVaes rude; ed
invece vi sono in una certa copia frammenti di lamine di bronzo
appartenute forse a vasi e forse anche ad armi spezzate e ripie-
gate artificialmente nell'identica maniera rinvenuta dal Gozzadini
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relativamente più recenti ; perchè la tenacità de' Romani nel
rispettare e conservare le antiche religioni si mostra anche in
ciò che la stipe votiva, dove erasene cominciato il gettito, durava
poi fino ai primi secoli dell'era volgare. Anzi l'esperienza ci dimo-
stra, che i più celebri santuari dell'antichità ed i più ricchi
depositi di stipe votiva sono appunto quelli provenienti dalle
età più remote. Quindi questo deposito votivo del Viminale for-
mato in tempi tanto primitivi avrebbe dovuto conservare grande
celebrità. Nel pozzuolo della Vittoria invece nulla accenna nè
anche ai primi tempi della romana repubblica. Nè vale il sup-
porre che il taglio del terreno da me sopra indicato possa aver
tolto gli strati superiori del deposito; perchè sarebbe poco
verosimile supporre che un taglio casuale avesse tanto esatta-
mente fatto sparire ogni traccia degli ex voto più recenti dei
rinvenuti, se quelli vi fossero stati deposti. Osservo inoltre che
nei cumuli votivi predominano mai sempre i valori monetali ed
i voti rappresentanti figurine, animali, e membra diverse del
corpo umano. Ivi invece si rinvenne pochissimo aes rude ed
una sola figurina umana di terracotta; mentre il vasellame che
ammonta a centinaia di capi rappresenta appunto le varietà che
d'ordinario troviamo nei sepolcri.
Sembrami poi d'altronde veder chiari i distintivi del funebre
deposito. Tra la terra commista alle stoviglie ho benissimo ri-
conosciuto tracce non poche di carboni e di cenere. Tra i bronzi,
che sono pochi relativamente alla copia delle terrecotte, predo-
minano soltanto una dozzina di fibule, le quali doveano far l'ufficio
di fermargli ai tessuti contenenti le ossa bruciate. Io medesimo
ho raccolto nello scavo parecchi frammenti di ossa di animali
massime di mascelle, come sogliamo trovare nei più antichi se-
polcri. Rarissimi come ho detto sono i pezzi àelVaes rude; ed
invece vi sono in una certa copia frammenti di lamine di bronzo
appartenute forse a vasi e forse anche ad armi spezzate e ripie-
gate artificialmente nell'identica maniera rinvenuta dal Gozzadini