138 SBULLETTINO DELLA COMMISSIONE
comprende, come avendo egli il pensiero a Probiano, che aveva
scritto in primo luogo, ed essendo uso di chiudere le epigrafi
che portavano il nome di un consolare colle sigle C V, non pose
mente che la persona in secondo lungo nominata era la moglie,
e quindi sì per la fretta e sì per inavvertenza chiuse la epigrafe
colla solita formola. Errore che in un plumbario non può recar
maraviglia.
Nel secolo quinto il cristianesimo era già professato dalla
maggior parte delle famiglie illustri del patriziato romano. Fra
queste, quantunque per gli indizi che si hanno che quella di
Probiano, essendo congiunta di parentela cogli Ànicii, fosse da
noverare fra le cristiane, non se ne aveva però la prova che
ora ne porge la croce premessa ai nomi di Probiano e di Epifania,
che è pubblica testimonianza di professione cristiana. Il ritro-
vamento poi della fistola in Porto e la formola della iscrizione
in genitivo c1 insegna che Aconio Celio Probiano, presso ad altri
insigni monumenti cristiani, possedeva un edilizio, che non sap-
piamo se fosse congiunto o avesse relazione con essi, al quale
aveva condotto in tubi plumbei un'abbondante vena di acqua.
L. Bruzza.
comprende, come avendo egli il pensiero a Probiano, che aveva
scritto in primo luogo, ed essendo uso di chiudere le epigrafi
che portavano il nome di un consolare colle sigle C V, non pose
mente che la persona in secondo lungo nominata era la moglie,
e quindi sì per la fretta e sì per inavvertenza chiuse la epigrafe
colla solita formola. Errore che in un plumbario non può recar
maraviglia.
Nel secolo quinto il cristianesimo era già professato dalla
maggior parte delle famiglie illustri del patriziato romano. Fra
queste, quantunque per gli indizi che si hanno che quella di
Probiano, essendo congiunta di parentela cogli Ànicii, fosse da
noverare fra le cristiane, non se ne aveva però la prova che
ora ne porge la croce premessa ai nomi di Probiano e di Epifania,
che è pubblica testimonianza di professione cristiana. Il ritro-
vamento poi della fistola in Porto e la formola della iscrizione
in genitivo c1 insegna che Aconio Celio Probiano, presso ad altri
insigni monumenti cristiani, possedeva un edilizio, che non sap-
piamo se fosse congiunto o avesse relazione con essi, al quale
aveva condotto in tubi plumbei un'abbondante vena di acqua.
L. Bruzza.