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BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
occupato da privati giardini, divenuti coli' andar del tempo im-
periali1. Fu rinvenuto infranto in quattordici pezzi, e posto in
opera per murare un pilone edificato nei tempi di mezzo. Se ne
ricavarono ancora due teste incognite di statue, o busti, grandi
al vero; l'ima del secolo III, e l'altra almeno del quarto dell'era
nostra: di più, parecchi frammenti architettonici, e fra questi,
due capitelli di pilastri corinzi di stile fantastico, ornati con
ligure di deità vagamente inseritevi, i quali sarebbero stati de-
gnissimi di essere divulgati insieme col monumento di cui trat-
tiamo: se non che, per non dilungarne soverchiamente col
nostro articolo, ne rimettiamo la pubblicazione ad un'appendice
che contiamo farvi nel fascicolo seguente 2. Era dunque il bas-
sorilievo stato rotto colla mazza in molti pezzi; ma questi es-
sendosi potuti, per buona sorte, ricommettere, davano pressoché
intero il quadro, mancandone solo un grosso frammento nella
parte inferiore, a sinistra, del quale or ora più esattamente ren-
deremo conto. Venne dal sig. Cernili ricomposto colla consueta
perizia, e fu da lui con molto buon garbo, sotto la nostra di-
rezione, supplito nelle parti mancanti, tutte di facilissimo e non
ambiguo l'istauro. Erano queste, il braccio sinistro di Vulcano;
il toppo della incudine col sovrapposto scudo che si lavora; le
coscie e le gambe dei tre Ciclopi; la parte inferiore della figura
muliebre panneggiata e velata che viene appresso, come ancora
una gran parte del tronco dell'albero, e la coda del pavone che
1 Erano questi i giardini epafrodiziani, torquaziani e pallanziani; una
parte dei quali fu più tardi occupata dai liciniani di Gallieno (Canina fi luogo
denominato la Speranza Vecchia cet. Roma, 1839 p. 13 sgg.; cf. Lanciarli
Bull, della C. A. G. 1874 p. 53 sg. .
2 Gli oggetti testé accennati si conservano provvisoriamente nel cosi
detto giardinetto presso l'Ufficio della Commissione archeologica. Ed il bas-
sorilievo di Vulcano, che sarà quanto prima collocato nel nuovo museo, tro-
vasi attualmente sotto il loggiato che è in fondo al cortile del palazzo dei
Conservatori.
BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
occupato da privati giardini, divenuti coli' andar del tempo im-
periali1. Fu rinvenuto infranto in quattordici pezzi, e posto in
opera per murare un pilone edificato nei tempi di mezzo. Se ne
ricavarono ancora due teste incognite di statue, o busti, grandi
al vero; l'ima del secolo III, e l'altra almeno del quarto dell'era
nostra: di più, parecchi frammenti architettonici, e fra questi,
due capitelli di pilastri corinzi di stile fantastico, ornati con
ligure di deità vagamente inseritevi, i quali sarebbero stati de-
gnissimi di essere divulgati insieme col monumento di cui trat-
tiamo: se non che, per non dilungarne soverchiamente col
nostro articolo, ne rimettiamo la pubblicazione ad un'appendice
che contiamo farvi nel fascicolo seguente 2. Era dunque il bas-
sorilievo stato rotto colla mazza in molti pezzi; ma questi es-
sendosi potuti, per buona sorte, ricommettere, davano pressoché
intero il quadro, mancandone solo un grosso frammento nella
parte inferiore, a sinistra, del quale or ora più esattamente ren-
deremo conto. Venne dal sig. Cernili ricomposto colla consueta
perizia, e fu da lui con molto buon garbo, sotto la nostra di-
rezione, supplito nelle parti mancanti, tutte di facilissimo e non
ambiguo l'istauro. Erano queste, il braccio sinistro di Vulcano;
il toppo della incudine col sovrapposto scudo che si lavora; le
coscie e le gambe dei tre Ciclopi; la parte inferiore della figura
muliebre panneggiata e velata che viene appresso, come ancora
una gran parte del tronco dell'albero, e la coda del pavone che
1 Erano questi i giardini epafrodiziani, torquaziani e pallanziani; una
parte dei quali fu più tardi occupata dai liciniani di Gallieno (Canina fi luogo
denominato la Speranza Vecchia cet. Roma, 1839 p. 13 sgg.; cf. Lanciarli
Bull, della C. A. G. 1874 p. 53 sg. .
2 Gli oggetti testé accennati si conservano provvisoriamente nel cosi
detto giardinetto presso l'Ufficio della Commissione archeologica. Ed il bas-
sorilievo di Vulcano, che sarà quanto prima collocato nel nuovo museo, tro-
vasi attualmente sotto il loggiato che è in fondo al cortile del palazzo dei
Conservatori.