A BCM £0 LO GIGA COMUNALE 197
ora colle due laterali distese in mudo clte vengono a formare
una retta, ovvero una curva. In queste due maniere si vede nei
monumenti etruschi e latini, ed è noto che come i Latini ebbero
dai Greci le lettere dell'alfabeto, così dagli Etruschi presero
le cifre numerali. Qual difficoltà adunque vi può essere quando
la ritroviamo sui massi? Che veramente la forma ^ esprima
quivi un numero, panni ce lo dimostri il n. 118 della nostra
seconda tavola, ove trovasi accoppiata a tre unità e indica il
numero cinquantatre (lett. /), che graffito in egual modo si vede
sopra un vaso di Vilìanova (lett. m) '. Mi parrebbe cosa assai
strana che, trovandosi la medesima sigla in due luoghi diversi
e così lontani, si possa credere opera del caso, e non esprima
anzi l'intenzione di rappresentare la medesima idea. Che veri
numeri fossero scolpiti sui massi ne porge indizio un'altra sigla
che pubblicai come incerta (lett. r»), ma che ora confrontandola
con una granita sopra un vaso degli scavi Àrnoaldi Veli di
Bologna (lett. o)2, sembra che esprima il numero dodici.
Se in questo scritto dai graffiti dei vasi siamo proceduti a
confermare con nuovi esempi la verità delle lettere scolpite sul
muro di Servio, egli è perchè non si hanno altri documenti di
quella età che si possano mettere a confronto e che a vicenda
si illustrino. Non è così dei segni delle mura di Pompei e d'altri
luoghi ancorché antichi, perchè cotesti non hanno somiglianza
colle lettere, e sono quasi meri ghiribizzi di scarpellini, laddove
quelli del muro di Servio si assimilano per la maggior parte
all' antico alfabeto. Che se piace di credere che gli scarpellini
non intesero scolpir vere lettere, sarà pur nondimeno da con-
cedere che questi segni siano stati formati ad imitazione di
esse. Nè per la varietà delle loro forme ho mai pensato che
i Gozzadini Di un sepolcreto etrusco p. 20 n. 0. — Fabretti Primo suppl.
alla race, delle ani. iscr. ilaliche tav. UT, 32.
'-' Gozzadini Scavi Arnoatdi ecc. p. .'52.
ora colle due laterali distese in mudo clte vengono a formare
una retta, ovvero una curva. In queste due maniere si vede nei
monumenti etruschi e latini, ed è noto che come i Latini ebbero
dai Greci le lettere dell'alfabeto, così dagli Etruschi presero
le cifre numerali. Qual difficoltà adunque vi può essere quando
la ritroviamo sui massi? Che veramente la forma ^ esprima
quivi un numero, panni ce lo dimostri il n. 118 della nostra
seconda tavola, ove trovasi accoppiata a tre unità e indica il
numero cinquantatre (lett. /), che graffito in egual modo si vede
sopra un vaso di Vilìanova (lett. m) '. Mi parrebbe cosa assai
strana che, trovandosi la medesima sigla in due luoghi diversi
e così lontani, si possa credere opera del caso, e non esprima
anzi l'intenzione di rappresentare la medesima idea. Che veri
numeri fossero scolpiti sui massi ne porge indizio un'altra sigla
che pubblicai come incerta (lett. r»), ma che ora confrontandola
con una granita sopra un vaso degli scavi Àrnoaldi Veli di
Bologna (lett. o)2, sembra che esprima il numero dodici.
Se in questo scritto dai graffiti dei vasi siamo proceduti a
confermare con nuovi esempi la verità delle lettere scolpite sul
muro di Servio, egli è perchè non si hanno altri documenti di
quella età che si possano mettere a confronto e che a vicenda
si illustrino. Non è così dei segni delle mura di Pompei e d'altri
luoghi ancorché antichi, perchè cotesti non hanno somiglianza
colle lettere, e sono quasi meri ghiribizzi di scarpellini, laddove
quelli del muro di Servio si assimilano per la maggior parte
all' antico alfabeto. Che se piace di credere che gli scarpellini
non intesero scolpir vere lettere, sarà pur nondimeno da con-
cedere che questi segni siano stati formati ad imitazione di
esse. Nè per la varietà delle loro forme ho mai pensato che
i Gozzadini Di un sepolcreto etrusco p. 20 n. 0. — Fabretti Primo suppl.
alla race, delle ani. iscr. ilaliche tav. UT, 32.
'-' Gozzadini Scavi Arnoatdi ecc. p. .'52.