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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 6.1878

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Vespignani, Virginio: Di alcuni frammenti architettonici di stile fantastico
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https://doi.org/10.11588/diglit.13206#0217

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ARCHEOLOGICA COMUNALE

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plettro, ne percuote le corde. L'altra figura con le due braccia
sollevate, ora in parte mancanti, dovea battere il timpano, ovvero
agitare i crotali. Dietro le descritte figure serpeggiano alcuni
tralci flessibili, ornati di pampini e grappoli, nascenti nel basso
tra le foglie di acanto. Questo capitello, quantunque di analogo
stile, tuttavia presenta un concetto più semplice, ed è meno
ricco d'intagli e di ornato.

La specialità della invenzione dei descritti capitelli è, se non
unica, certo rarissima; poiché se non mancano capitelli antichi
di colonne ornati con armi e trofei, come, a cagion d'esempio,
i due esistenti nell'antica basilica costantiniana in s. Lorenzo
fuori le mura; o pure con figure di animali, come agnelli, capre,
ed altro — del qual genere se ne hanno alcuni nel museo capi-
tolino — di capitelli ornati con figure umane insistenti su le
foglie, io non rammento ora, fra le antichità nostre, altro
esempio che quello del magnifico e grandissimo capitello esi-
stente nel giardino vaticano detto della Pigna dove orna il cen-
tro dell'emiciclo di Bramante, e serve di sostegno alla famosa
pina di bronzo, monumento de' più considerevoli per la tecnica
della fusione metallica. Questo gran capitello , che proviene
probabilmente dalle terme di Caracalla , presenta parecchie
figure, di soggetto atletico, insistenti, come nei capitelli nostri,
sull'ordine inferiore delle foglie di acanto: esso può perciò ri-
guardarsi come un esemplare che allo stile dei nostri marmi
faccia riscontro.

Non si è trovato alcun frammento del pilastro sul quale
dovea posare il capitello con la figura di Giove: ma sorte mi-
gliore si ebbe quello col gruppo.di Bacco, e colle Menadi, perchè
insieme con esso si rinvenne anche un rarissimo frammento di
pilastro (n. 3) della identica larghezza, e che sicuramente gli
spetta, istoriato con figure di Geni bacchici, di tralci, foglie e
pampini di uva; vale a dire con soggetti, che alla natura di
quelli del capitello ottimamente si acconciano e corrispondono.
 
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