Castel Savello.
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cui portichctto si scorge l'avanzo. La porta di essa era volta ad
oriente; ma la moderna fu aperta nel lato nord, quando fu innal-
zato il piccolo campanile con timpanetto mistilineo barocco
(1600 circa). La chiesa è ad una sola nave, ed ha una super-
ficie di m. q. 97,55. Nell'angolo sinistro dopo la porta v'è la
traccia sferica del battisterio. L'abside presenta la bella costru-
zione del 1200. In tutte le parti superstiti dell'intonaco si scor-
gono tracce di pitture; e fuori dell'abside, a cortili epislolae,
ho rintracciato, con soddisfazione, la parte inferiore dello stemma
dei Savelli (le bande oblique dipinte in rosso). Girando sull'esterno
della chiesa, si scopre la tribuna coronata da un cornicione di
modiglioncini marmorei. Addossato a questa parte ò un monte
di macerie della casa religiosa annessa alla chiesa stessa.
Nel palazzo baronale si osserva l'antico ingresso rettilineo
chiuso nel 1500, quando fu costruito il nuovo arcuato, con fene-
strella alla sinistra di esso, per sorvegliarne la custodia. Tn fondo
all'androne è un trabocchello o pozzetto quadrato, che poteva
nuocere a chi fosse entrato con violenza. Nella prima stanza si
veggono alcuni massi squadrati dell'età primitiva adoperati nella
costruzione inferiore delle pareti. Nella seconda stanza si ravvisa
la impostazione del piano superiore, ed una porta di esso. Dopo
l'ultima stanza, si'accede ad un sotterraneo (num. 7 della pianta)
che oggidì è detto la conserva, e sembra essere stata adoperata
per conserva di acqua, fino dall'età romana. Questo vano, insieme
con due stanze costruitovi sopra modernamente, hanno servito, nel
secolo passato, di romitorio, che trovasi indicato nell'istromento
dell'enfiteusi Giorni. Nel mezzo dell'area scoperta, i» fondo al
palazzo (num. G), è scavata una cisterna di forma quadrata, ri-
vestita di mattoni, profonda circa 6 metri. Nella torre quadrata
angolare di levante (n. 8) appariscono le tracce di tre piani,
due di legno e l'ultimo (il più antico) di materiale. La torre di
ponente (n. 9) è conservata abbastanza. Vi si scorge una buca
circolare di pietra, per colubrina. Uscendo dalle mura del palazzo
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cui portichctto si scorge l'avanzo. La porta di essa era volta ad
oriente; ma la moderna fu aperta nel lato nord, quando fu innal-
zato il piccolo campanile con timpanetto mistilineo barocco
(1600 circa). La chiesa è ad una sola nave, ed ha una super-
ficie di m. q. 97,55. Nell'angolo sinistro dopo la porta v'è la
traccia sferica del battisterio. L'abside presenta la bella costru-
zione del 1200. In tutte le parti superstiti dell'intonaco si scor-
gono tracce di pitture; e fuori dell'abside, a cortili epislolae,
ho rintracciato, con soddisfazione, la parte inferiore dello stemma
dei Savelli (le bande oblique dipinte in rosso). Girando sull'esterno
della chiesa, si scopre la tribuna coronata da un cornicione di
modiglioncini marmorei. Addossato a questa parte ò un monte
di macerie della casa religiosa annessa alla chiesa stessa.
Nel palazzo baronale si osserva l'antico ingresso rettilineo
chiuso nel 1500, quando fu costruito il nuovo arcuato, con fene-
strella alla sinistra di esso, per sorvegliarne la custodia. Tn fondo
all'androne è un trabocchello o pozzetto quadrato, che poteva
nuocere a chi fosse entrato con violenza. Nella prima stanza si
veggono alcuni massi squadrati dell'età primitiva adoperati nella
costruzione inferiore delle pareti. Nella seconda stanza si ravvisa
la impostazione del piano superiore, ed una porta di esso. Dopo
l'ultima stanza, si'accede ad un sotterraneo (num. 7 della pianta)
che oggidì è detto la conserva, e sembra essere stata adoperata
per conserva di acqua, fino dall'età romana. Questo vano, insieme
con due stanze costruitovi sopra modernamente, hanno servito, nel
secolo passato, di romitorio, che trovasi indicato nell'istromento
dell'enfiteusi Giorni. Nel mezzo dell'area scoperta, i» fondo al
palazzo (num. G), è scavata una cisterna di forma quadrata, ri-
vestita di mattoni, profonda circa 6 metri. Nella torre quadrata
angolare di levante (n. 8) appariscono le tracce di tre piani,
due di legno e l'ultimo (il più antico) di materiale. La torre di
ponente (n. 9) è conservata abbastanza. Vi si scorge una buca
circolare di pietra, per colubrina. Uscendo dalle mura del palazzo