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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 22.1894

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Marucchi, Orazio: [Giovanni Battista de Rossi, 2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13636#0315

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284

Giovanni Battista De Rossi

Ma se tutti i gloriosi avanzi della romana grandezza posti
intorno al Poro e sulla via trionfale percorsa dai conquistatori
del mondo ci simboleggiano con la loro trasformazione cristiana
il passaggio dall'una all'altra civiltà ed il trionfo del cristiane-
simo, niuuo ricorda più al vivo questo gran fatto quanto l'antico
edifìcio senatorio sulle cui rovine noi ci troviamo.

Nella Curia infatti si combattè l'ultima e fiera battaglia
fra la nuova religione di Cristo e l'antica superstizione romana ;
e fra queste mura alla fine del quarto secolo echeggiò quel di-
battimento famoso fra i senatori pagani che volevano si conser-
vasse l'altare della Vittoria, ed i cristiani i quali sdegnosamente
respingevano quel segno d'idolatria. Qui Simmaco, ardente par-
tigiano del paganesimo, ormai moribondo, cercava invano di ri-
destare la religione antica con la sua appassionata eloquenza ;
chè gli oratori cristiani confutarono i suoi sofismi e la soppres-
sione del culto della Vittoria nell'aula del Senato fu il segnale
del vero e pieno trionfo della Croce in tutto il mondo romano :
e indi a poco con l'editto di Teodosio i tempi tutti degli idoli
furono chiusi per sempre e si inaugurò un'era nuova nella storia
dell'umanità.

Questo memorando edilizio del Senato e del suo Secretarium
il quale dopo le vicende di tanti secoli divenne la dimora della
insigne Accademia nostra riunisce adunque più degli altri i
ricordi di quelle due civiltà che fecero questa Roma rispettata
e gloriosa; l'ima per virtù delle conquiste guerriere e l'altra per
i pacifici trionfi della sua morale potenza.

Ed io son lieto di aver commemorato il gran nome di Gio-
vanni Battista de Rossi in questa nobile sede ; fra le rovine di
Roma pagana da lui si dottamente illustrata, e fra le venerate
insegne di quella Roma cristiana, di cui egli narrò in modo inar-
rivabile gli umili esordi, le persecuzioni eroicamente sofferte ed
i gloriosi trionfi.

Orazio Marucchi
 
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