DOI Artikel:
Gatti, Giuseppe: Trovamenti risguardanti la topografia e la epigrafia urbana, [48]
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13637#0131
120
Travamenti risguardanti la topografia
terme di Tito occupavano l'altipiano occidentale dell' Oppio,
cioè la parte più prossima all' anfiteatro ; e che nei grandiosi
ruderi, attribuiti comunemente alle terme di Tito, debbono in-
vece riconoscersi le terme di Traiano. Questi due edifici, se pure
furono collegati fra loro, rimasero però sempre essenzialmente
distinti; come appunto si trovano indicati negli antichi docu-
menti (]). In fatti i libri regionari del secolo quarto non solo
annoverano distintamente, nella regione terza, thermas Traianas
et Titianas, ma anche nel finale elenco dei principali edifici
indicano come esistenti in Roma undici terme, e danno due
numeri separati a quelle di Traiano ed a quelle di Tito (2). Pa-
rimenti nella nota iscrizione di queir Ursus, cittadino romano
(logatus), che di sè stesso dice:
.......vitrea qui primus pila
lusi decenter cum meis lusoribus,
laudante populo maximis clamoribus,
thermis Traiani, tliermis Agrippae, et Titi,
multum et Neronis (3)
evidentemente sono accennati gli spettacoli dati in quattro di-
verse terme, che sono quelle di Traiano, d' Agrippa, di Tito, di
Nerone.
L' antico portico delle terme di Tito fu più tardi in parte
consolidato con nuove costruzioni, ed in parte trasformato ed
adattato ad altri usi. A queste opere posteriori spettano i muri
costruiti addosso ai pilastri ed alle mezze colonne, e quelli che
traversano il porticato nella sua larghezza, alcuni dei quali sono
stati trovati coperti d'intonaco grossolanamente dipinto con imi-
tazione di marmi colorati. Fra questi ruderi si rinvenne un
gruppo di 453 piccole monete, quasi totalmente consunte dal
(!) Cf. Piale, delle terme Traiane, dette dal volgo erroneamente di
Tito, p. 12; Becker, 1. c.
(2) V. Preller, cod. topogr. p. 4-5, 22-23. Cf. anche i documenti in-
dicati nelle p. 35, 52 della stessa opera.
(*) C 1. L. VI, 9797.
Travamenti risguardanti la topografia
terme di Tito occupavano l'altipiano occidentale dell' Oppio,
cioè la parte più prossima all' anfiteatro ; e che nei grandiosi
ruderi, attribuiti comunemente alle terme di Tito, debbono in-
vece riconoscersi le terme di Traiano. Questi due edifici, se pure
furono collegati fra loro, rimasero però sempre essenzialmente
distinti; come appunto si trovano indicati negli antichi docu-
menti (]). In fatti i libri regionari del secolo quarto non solo
annoverano distintamente, nella regione terza, thermas Traianas
et Titianas, ma anche nel finale elenco dei principali edifici
indicano come esistenti in Roma undici terme, e danno due
numeri separati a quelle di Traiano ed a quelle di Tito (2). Pa-
rimenti nella nota iscrizione di queir Ursus, cittadino romano
(logatus), che di sè stesso dice:
.......vitrea qui primus pila
lusi decenter cum meis lusoribus,
laudante populo maximis clamoribus,
thermis Traiani, tliermis Agrippae, et Titi,
multum et Neronis (3)
evidentemente sono accennati gli spettacoli dati in quattro di-
verse terme, che sono quelle di Traiano, d' Agrippa, di Tito, di
Nerone.
L' antico portico delle terme di Tito fu più tardi in parte
consolidato con nuove costruzioni, ed in parte trasformato ed
adattato ad altri usi. A queste opere posteriori spettano i muri
costruiti addosso ai pilastri ed alle mezze colonne, e quelli che
traversano il porticato nella sua larghezza, alcuni dei quali sono
stati trovati coperti d'intonaco grossolanamente dipinto con imi-
tazione di marmi colorati. Fra questi ruderi si rinvenne un
gruppo di 453 piccole monete, quasi totalmente consunte dal
(!) Cf. Piale, delle terme Traiane, dette dal volgo erroneamente di
Tito, p. 12; Becker, 1. c.
(2) V. Preller, cod. topogr. p. 4-5, 22-23. Cf. anche i documenti in-
dicati nelle p. 35, 52 della stessa opera.
(*) C 1. L. VI, 9797.