Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (32.1904)

DI DUE VILLE IMPERIALI NEL TUSCULANO

I.

Villa di C. Passieno Crispo, Agrippina e Nerone.

(Città di Frascati)

L'antica villa romana, su cui ora sorge la città di Frascati,
digradava in due distinte terrazze, dovute parte alla natura del
suolo, parte alla mano dell'uomo. La più alta non si allargava
quanto ora si distende la città (!), poiché questa ne sorpassa i
limiti per tutta quella parte di sud-ovest, che si erge al disopra
della moderna cattedrale di S. Pietro. Chi pertanto tirasse una
linea retta, i cui estremi fossero l'uno il luogo, dove si apre il
cancello che da Frascati conduce alle ville Taverna (oggi Parisi) e
Mondragone e l'altro il lato posteriore della predetta cattedrale,
avrebbe molto approssimativamente tolto dalla moderna città quella
parte a sud-ovest in cui non si estendeva l'antica villa romana.
Questa limitazione non solo è provata dal fatto certo e noto che
la parte più antica della città è quella di nord-est, dove fino al-

(') Il eh. comra. Lanciarli in questo Bullettino (1884, pag. 181 e seg.)
dopo aver nettamente distinte queste due terrazze, dichiarò che: « la più
alta è ampia, quanto è ampia la città di Frascati, coi suoi settemila abi-
tanti ». Ma nella carta topografica annessa ha segnato la presenza di co-
struzioni antiche solo nella parte di nord-est, dove si estese veramente la
villa. Un'idea dell'ampiezza della terrazza superiore si può avere esami-
nando la cinta delle mura di Frascati dei tempi di Pio II,quale ci è
descritta dal eh. prof. Domenico Seghetti {Tuscolo e Frascati. Roma, Pai-
lotta, 1891, pag. 245, nota 2). Sotto Paolo III, e più sotto Paolo V, le mura
esorbitarono di già da questi confini. V. la carta prospettica delle ville tu-
sculane dedicata a Paolo V nel 1020 da Matteo Greuter.