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Gatti, Giuseppe: Epigrafe onoraria prenestina
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.14878#0071
EPIGRAFE ONORARIA PRENESTINA
Il sito, ove nell'età imperiale fu stabilito il Toro dell'an-
tica città di Preneste, è stato indubbiamente riconosciuto nei
terreni ora coltivati a vigna, che si trovano in prossimità della
chiesa rurale detta Madonna dell'Aquila, a circa 500 metri a
sud della odierna città di Palestrina (!). Il Foro era circondato
da portici ; e in inferiore parte di esso era costruito il celebre
emiciclo, ove Verrio Fiacco fastos a se ordinatos et marmoreo
parieti incisos publicarat (2). Quivi erano similmente incisi in
marmo ed esposti al pubblico i fasti propri della colonia (3) ;
quivi sorgevano cospicui edifici sacri e civili; e quivi, come ge-
neralmente nei Fori di tutte le città romane, furono innalzate
numerose statue ed iscrizioni onorarie (').
Di questi monumenti onorari sono tornati alla luce, in ogni
tempo, notevoli avanzi; i quali attestano che dall'età augustea
fino a tutto il secolo quarto continuarono sempre ad essere de-
dicate dai magistrati municipali siffatte memorie ad onore di
illustri personaggi, i quali avevano acquistato particolari bene-
merenze verso la loro città. Anzi nel quarto secolo alcuni degli
stessi monumenti più antichi furono destinati a nuove dedica-
zioni; e alle precedenti iscrizioni onorarie, che allora scompar-
vero, altre ne furono surrogate.
Un basamento trovato in Palestrina nel secolo XV ha incisa
nel fianco la data consolare della sua dedicazione fatta nell'anno
(') V. Marucchi, Guida archeol. dell'antica Preneste, pag. 90.
(2) Sueton., De grammat., c. 17; G. I. L. I, pag. 311. I frammenti
superstiti di questo prezioso calendario di Verrio Fiacco, si trovano ora
esposti nel Museo Nazionale Romano alle Terme Diocleziane.
(3) C. I. L. XIV, 2904-2969.
(4) Cfr. Marucchi, op. cit., pag. 95 e segg.
Il sito, ove nell'età imperiale fu stabilito il Toro dell'an-
tica città di Preneste, è stato indubbiamente riconosciuto nei
terreni ora coltivati a vigna, che si trovano in prossimità della
chiesa rurale detta Madonna dell'Aquila, a circa 500 metri a
sud della odierna città di Palestrina (!). Il Foro era circondato
da portici ; e in inferiore parte di esso era costruito il celebre
emiciclo, ove Verrio Fiacco fastos a se ordinatos et marmoreo
parieti incisos publicarat (2). Quivi erano similmente incisi in
marmo ed esposti al pubblico i fasti propri della colonia (3) ;
quivi sorgevano cospicui edifici sacri e civili; e quivi, come ge-
neralmente nei Fori di tutte le città romane, furono innalzate
numerose statue ed iscrizioni onorarie (').
Di questi monumenti onorari sono tornati alla luce, in ogni
tempo, notevoli avanzi; i quali attestano che dall'età augustea
fino a tutto il secolo quarto continuarono sempre ad essere de-
dicate dai magistrati municipali siffatte memorie ad onore di
illustri personaggi, i quali avevano acquistato particolari bene-
merenze verso la loro città. Anzi nel quarto secolo alcuni degli
stessi monumenti più antichi furono destinati a nuove dedica-
zioni; e alle precedenti iscrizioni onorarie, che allora scompar-
vero, altre ne furono surrogate.
Un basamento trovato in Palestrina nel secolo XV ha incisa
nel fianco la data consolare della sua dedicazione fatta nell'anno
(') V. Marucchi, Guida archeol. dell'antica Preneste, pag. 90.
(2) Sueton., De grammat., c. 17; G. I. L. I, pag. 311. I frammenti
superstiti di questo prezioso calendario di Verrio Fiacco, si trovano ora
esposti nel Museo Nazionale Romano alle Terme Diocleziane.
(3) C. I. L. XIV, 2904-2969.
(4) Cfr. Marucchi, op. cit., pag. 95 e segg.