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Mariani, Lucio: Statua muliebre del Palazzo dei Conservatori
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.14878#0303
STATUA MULIEBRE DEL PALAZZO DE' CONSERVATOSI
(tav. VIII-XII). .
Nella recente trasformazione del Palazzo de' Conservatori, fra
le statue dell'antica collezione, n' è stata collocata anche una che
prima non era esposta al pubblico, sebbene il suo rinvenimento
risalga a non pochi anni indietro. Questa è la grande statua mu-
liebre, situata nella galleria delle statue al primo piano, già Pro-
tomoteca, di fronte al terzo fenestrone, a destra della porta ivi
esistente. Fu rinvenuta in frantumi, che appaiono barbaramente
rotti a, colpi di mazza, adoperati come materiale da costruzione
in un muro antico, scoperto nel 1879, allorché si fondava il pa-
lazzo della Società Edificatrice Cattolica, in via Leopardi, presso
l'Auditorium di Mecenate all'Esquilino ('). Ne furono ricuperati
44 frammenti, che giacquero lungo tempo, insieme ad altri rot-
tami di statue, nei depositi municipali nel Tabularium Capitolino.
(') Traggo queste notizie dalle indicazioni gentilmente fornitemi dal
prof. Lanciani e dal comm. Castellani e dal giornale degli scavi redatto dal-
l'ispettore G. Marsuzi per la Commissione archeologica. In questo, alla data
2 aprile 1880, è inserito il rapporto n. 355 che riguarda appunto le sco-
perte avvenute nella costruzione della suddetta casa, nell'isolato XXIX tra
le vie Merulana, Buonarroti, Ferruccio, Leopardi e la piazza triangolare,
riferente quanto segue: fin dal settembre dell'anno p. p., nel disfare al-
cuni dei parecchi piloni di fondamento, si rinvennero pochi frammenti di
statue, coi quali si potè in seguito dal restauratore Cerulli ricomporre la
statua di Faustina, quella di Musa e l'altra virile loricata, esistenti nel
Museo del Palazzo dei Conservatori, già nella sala ottagona. Il materiale
che non fu potuto ricomporre dopo vari tentativi, fu riposto nel magazzino
prossimo al Tabulano ; fra questo erano i pezzi della nostra statua, la cui
testa è indicata nel rapporto suddetto al n. 511. Di questi travamenti è
fatto cenno nel Bull. Com. 1879, pag. 242 segg.; 1880, pag. 200 segg. e
nelle Notizie degli Scavi 1879, pag. 264.
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(tav. VIII-XII). .
Nella recente trasformazione del Palazzo de' Conservatori, fra
le statue dell'antica collezione, n' è stata collocata anche una che
prima non era esposta al pubblico, sebbene il suo rinvenimento
risalga a non pochi anni indietro. Questa è la grande statua mu-
liebre, situata nella galleria delle statue al primo piano, già Pro-
tomoteca, di fronte al terzo fenestrone, a destra della porta ivi
esistente. Fu rinvenuta in frantumi, che appaiono barbaramente
rotti a, colpi di mazza, adoperati come materiale da costruzione
in un muro antico, scoperto nel 1879, allorché si fondava il pa-
lazzo della Società Edificatrice Cattolica, in via Leopardi, presso
l'Auditorium di Mecenate all'Esquilino ('). Ne furono ricuperati
44 frammenti, che giacquero lungo tempo, insieme ad altri rot-
tami di statue, nei depositi municipali nel Tabularium Capitolino.
(') Traggo queste notizie dalle indicazioni gentilmente fornitemi dal
prof. Lanciani e dal comm. Castellani e dal giornale degli scavi redatto dal-
l'ispettore G. Marsuzi per la Commissione archeologica. In questo, alla data
2 aprile 1880, è inserito il rapporto n. 355 che riguarda appunto le sco-
perte avvenute nella costruzione della suddetta casa, nell'isolato XXIX tra
le vie Merulana, Buonarroti, Ferruccio, Leopardi e la piazza triangolare,
riferente quanto segue: fin dal settembre dell'anno p. p., nel disfare al-
cuni dei parecchi piloni di fondamento, si rinvennero pochi frammenti di
statue, coi quali si potè in seguito dal restauratore Cerulli ricomporre la
statua di Faustina, quella di Musa e l'altra virile loricata, esistenti nel
Museo del Palazzo dei Conservatori, già nella sala ottagona. Il materiale
che non fu potuto ricomporre dopo vari tentativi, fu riposto nel magazzino
prossimo al Tabulano ; fra questo erano i pezzi della nostra statua, la cui
testa è indicata nel rapporto suddetto al n. 511. Di questi travamenti è
fatto cenno nel Bull. Com. 1879, pag. 242 segg.; 1880, pag. 200 segg. e
nelle Notizie degli Scavi 1879, pag. 264.
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