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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 32.1904

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Gatti, Giuseppe: Epigrafe onoraria prenestina
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https://doi.org/10.11588/diglit.14878#0072

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Epigrafe onoraria prenestina

227, mentre poi l'epigrafe ricorda Barbaro Pompeiano consolare
della Campania, il quale esercitò quest'ufficio nell'anno 333 (').
Ciò significa, come già dichiarò il Borghesi, che per la statua
di Pompeiano, dedicata dai Prenestini nell'anno 333, fu adoperato
il vecchio piedistallo di un'altra statua eretta più d' un secolo
innanzi, cancellandone dalla fronte la primitiva iscrizione-e sosti-
tuendola con quella del nuovo personaggio.

Lo stesso fatto si è ora verificato per un simile monumento
onorario, che di recente si è rinvenuto nella vigna del sig. Carlo
Sbardella, in prossimità della Madonna dell'Aquila, cioè nell'area
medesima dell'antico Foro prenestino (2). L'epigrafe è incisa sulla
fronte di un grande basamento di statua che apparisce aver por-
tato precedentemente una più antica iscrizione, la quale venne
abrasa. Di questa in fatti sono rimaste visibili qua e là alcune
lettere, altre ne sono state corrette: e sia per tale motivo, come
per la parziale corrosione del marmo, la lettura del lungo testo
epigrafico testé scoperto non fu scevra di difficoltà.

Questo importante documento, di cui diamo il testo nella
pagina seguente, e che per la paleografia deve riferirsi agli ultimi
decennii del secolo quarto dell'era volgare, ricorda la dedicazione
di una statua, fatta nel Foro di Preneste da tutti i collegi della
città per attestare la loro gratitudine al giovanetto P.' Elio Apol-
linare Arlenio, il quale sul punto di morire aveva voluto che
alcuni fondi del patrimonio paterno fossero ceduti a beneficio
dei collegi predetti, con la condizione che tali fondi non doves-
sero essere giammai alienati, e che i Prenestini celebrassero la
sua memoria con due banchetti annuali.

(.') C. I. L. XIV, 2919: v. Borghesi, Oeuvres, tom. VII, pag. 491;
Cantarelli, La diocesi Italiciana, pag. 128. Ad un altro governatore della
Campania, il celebre Anieio Auchenio Basso, ohe resse questa provincia
fra gli anni 379 e 382, fu pure dedicata nel Foro prenestino una statua, il
cui basamento inscritto è ora nel Museo Vaticano: G. I. L. XIV, 2917.
(2) È stata da me pubblicata nelle Notizie degli scavi 1903, pag. 576.
 
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