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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 34.1906

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Cantarelli, Luigi: Scoperte archeologiche in Italia e nelle antiche provincie romane, [10]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13729#0361

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352

Scoperte archeologiche in Italia ecc.

cui sbrana i fianchi. Il secondo bestiario, con lo spiedo teso, attende
un quadrupede simile ai leoni, ma di cui il corpo è interamente
coperto di lunghi peli, e si appresta a trapassarlo conficcandogli
l'arme nella gola. Sopra questo animale si vede una lepre che
corre; e sotto, presso alle sue zampe, una seconda lepre immo-
bile: l'autore del vaso di Jublains ha voluto così ricordare la
consuetudine costante a cui allude Marziale nei suoi epigrammi,
quella cioè di lanciare le lepri nella pista durante la caccia alle
bestie feroci. L'animale poi che lotta col bestiario offre qualche
punto di somiglianza con il leone e con l'orso. L'Hèron de Vil-
lefosse ricordando un passo di Capitolino {Gord. 33, 1) in cui
si fa menzione di taluni animali che al tempo di Gordiano III
figurarono nei pubblici giuochi e che somigliavano all' orso ed al
leone, e dove il termine arcoleontes deve correggersi arcto-
leontes (aQxrog = orso), si domanda se forse nel nostro vaso
non sia rappresentato uno di codesti animali. E del resto con gli
orsi combatte il terzo bestiario. Questa bella scena di caccia è
simile a molte altre che si vedono rappresentate in parecchi mo -
saici di Keims, di Nennig, di Tivoli e di VilleLaure (Vaucluse) ;
di quest' ultimo si è fatto cenno a suo tempo nel Bullettìno.

L. Cantarelli.
 
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