Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 37.1909

DOI article:
Bartoli, Alfonso: Il panorama di Roma delineato da Hendrik van Cleef nel 1550
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.14879#0008
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
4

II panorama di Roma

una V e nella superiore una C. È il noto monogramma di
Hendrik van Cleef, (formato appunto con le tre iniziali del nome),
quale, identico, si riscontra in altri disegni e in molte incisioni
dello stesso autore.

Su un'altra faccia dello stesso parallelepipedo è inscritta
la data « -15-50 » Questa indicazione è preziosa non solo
perchè ci dà l'età esatta del disegno, ma anche perchè fornisce
un dato cronologico sicuro per la biografia del van Cleef; intorno
al quale anche oggi, pure in tanto fervore di studi di storia
dell'arte, abbiamo assai scarse notizie. Si sa che nacque in
Anversa nel 1525, che viaggiò in Italia e che ritornò in patria
nel 1551. Questa data è certa; o meglio è certo che nel 1551
egli era già tornato in Anversa, perchè in tale anno lo si trova
ascritto alla « Gilde » di san Luca (corporazione di artisti) di
quella città (2) ; nella quale egli fissò stabile dimora fino alla
morte, che avvenne nel 1587 (3).

Del suo viaggio in Italia ci rimangono quali testimonianze
parecchi disegni di paesaggi italiani e di monumenti romani (4).

(') La lettura della data per la piccolezza del carattere e la langui-
dezza dell'inchiostro è difficile. Le prime due cifre -15- sono però evidenti.
La terza presenta press'a poco la forma di una Q, forma non infrequente
nelle scritture del sec. XVI per rappresentare il numero cinque. Ma è sin-
golare che il van Cleef abbia usato per due 5 consecutivi due forme di-
verse : il primo a forti angoli, il secondo tondeggiante. La quarta cifra,
lo zero, apparisce poco chiara per negligenza di scrittura e più ancora per
un lieve difetto della carta. Come nella nostra tavola, così nel disegno ori-
ginale, la data è quasi illegibile senza l'aiuto di una forte lente.

(") Rombouts et Van Lerius, Le Liggeren et autres arohives histo-
riques de la Gilde Anversoise, I, 176.

(») Wurzbach, Niederlàndisches Kùnstler-Lexikon, 1906, I, 288.

(4) A quelli menzionati dal Wurzbach (op. e loc. cit.) è da aggiun-
gere un disegno a penna, firmato col monogramma, conservato a Parigi
(Louvre, n. 19,876). È descritto da J. A. F. Orbaan (Italie en de Ne-
derlanden, in Ond-IIolland, Amsterdam, 1905, p. 141) il quale crede di
potervi riconoscere una veduta di Nettuno. A Roma, nel Gab. Naz. delle
stampe, è conservato un panorama di Firenze, inedito, che meriterebbe di
esaere studiato.
 
Annotationen