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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 37.1909

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Gatti, Giuseppe: Il tempio di Giove Eliopolitano scoperto al Gianicolo
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https://doi.org/10.11588/diglit.14879#0106
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Il tempio di Giove Eliopolitano

di stoffa. Un'altra singolarità si ha nel fatto, che la mano destra
fu in antico restaurata ; ma per questo risarcimento vi fu adat-
tata con un perno una mano di altra simile statua, la quale però
aveva dimensioni alquanto minori.

Nello spazio interposto fra i due vestiboli poligonali è ri-
cavata una grande nicchia, a' piedi della quale si rinvenne col-
locata orizzontalmente e quasi nascosta ed occultata fra la terra,
forse quando il culto idolatrico fu proscritto dagli imperatori cri-
stiani, una statua di stile egiziano (v. la figura nella pag. seguente)
che può riferirsi all'ultimo periodo saitico, come mi ha accennato
l'egregio collega prof. 0. Maniconi. Essa è scolpita in basalte
nero, con gli occhi incrostati di smalto ; e rappresenta una di-
vinità od un faraone in piedi, che protende la gamba sinistra
in atto di camminare, e tiene le braccia aderenti al corpo e
distese lungo i fianchi. Ha il capo coperto con la calantica e
l'urèo sulla fronte; porta i lombi cinti dallo shenti, e nelle mani
doveva avere oggetti simbolici in bronzo dorato, che sono andati
perduti.

Lungo le pareti della stessa nicchia e al disotto della statua
furono scoperte, una accanto all'altra, tre tombe costruite con
tegoloni, ciascuna delle quali conteneva uno scheletro. Altri due
scheletri, egualmente allineati, si trovarono addosso ad un'altra
parete. Queste tombe sono contemporanee alla ricostruzione del
santuario fatta nel secondo secolo, e vi furono probabilmente
deposti i cadaveri dei sacerdoti addetti al culto locale.

Continuati i lavori di sterro nella cella ottagonale, il cui
asse esattamente corrisponde a quello del santuario sopra descritto,
si riconobbe nel mezzo di essa una grande ara, o piuttosto un
bacino, di forma triangolare, costruito in laterizio e coperto d'in-
tonaco, che misura due metri per ogni lato ed ha uno dei ver-
tici rivolto ad oriente. In fondo ad esso è una cavità quadrata, di
m. 0,65 per lato, la quale era chiusa ermeticamente con tre tegole bi-
pedali sovrapposte l'una all'altra (v. tav. VI, fig. 2). Rimosse queste
 
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