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Notizie di recenti travamenti di antichità
segne militari, ornate coi soliti fiocchi squamati e con l'imma-
gine dei donativi ottenuti in premio di segnalati fatti d'arme.
L'insegna di mezzo spetta ad una legione, come denota l'aquila
posta col vewillum nella sua cima ; le due laterali sono proprie
dei manipoli di una coorte, indicati appunto dalla mano aperta
sovrastante. Queste due ultime portano la corona d'alloro, la pa-
tera e. come pare, il coraiculum: l'insegna legionaria è ornata
anch'essa dei tre medesimi donativi, ai quali si aggiungono la
corona murale e il rostro di nave. Da ciò può dedursi che il
milite che era nominato nell'iscrizione, aveva un grado supe-
riore in una legione, e probabilmente ne era il comandante,
quale legato, prefetto o tribuno, ed aveva riportato insigni vit-
torie, per le quali meritò gli onori della corona murale e della
navale. Egli dunque aveva combattuto battaglie così per terra
come per mare; essendo noto che i legionarii ed altre truppe
dell'esercito prendevano anche imbarco e servizio sulle navi in-
sieme coi classiarii.
*
In prossimità dell'antico rudere, che volgarmente è attri-
buito al monumento sepolcrale dei Claudii e trovasi sull'angolo
delle vie Macel de' Corvi e s. Marco, ad un metro sotto il piano
stradale si è incontrato uno spigolo del basamento su cui erge-
vasi quel sepolcro, formato da grandi massi rettangolari di tufo,
disposti in una fila per la loro lunghezza che è di m. 1,20, e
in un'altra fila per la grossezza che è di m. 0,60.
Negli sterri poi per la fondazione di un pilone sulla sini-
stra del monumento al re Vittorio Emanuele, è stato raccolto
fra la terra un lastrone di marmo, tagliato da un capitello di
pilastro, che nella superficie piana porta scolpita di rilievo, entro
rozza cornice, una figura di Priapo. Il rustico nume (come ve-
desi nella tav. VII, riprodotta dalle Not. d. scavi, 1909, pag. 9)
è rappresentato di fronte fra due alberi, barbato, e coperto da una
breve clamide allacciata sulle spalle : col braccio destro disteso
Notizie di recenti travamenti di antichità
segne militari, ornate coi soliti fiocchi squamati e con l'imma-
gine dei donativi ottenuti in premio di segnalati fatti d'arme.
L'insegna di mezzo spetta ad una legione, come denota l'aquila
posta col vewillum nella sua cima ; le due laterali sono proprie
dei manipoli di una coorte, indicati appunto dalla mano aperta
sovrastante. Queste due ultime portano la corona d'alloro, la pa-
tera e. come pare, il coraiculum: l'insegna legionaria è ornata
anch'essa dei tre medesimi donativi, ai quali si aggiungono la
corona murale e il rostro di nave. Da ciò può dedursi che il
milite che era nominato nell'iscrizione, aveva un grado supe-
riore in una legione, e probabilmente ne era il comandante,
quale legato, prefetto o tribuno, ed aveva riportato insigni vit-
torie, per le quali meritò gli onori della corona murale e della
navale. Egli dunque aveva combattuto battaglie così per terra
come per mare; essendo noto che i legionarii ed altre truppe
dell'esercito prendevano anche imbarco e servizio sulle navi in-
sieme coi classiarii.
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In prossimità dell'antico rudere, che volgarmente è attri-
buito al monumento sepolcrale dei Claudii e trovasi sull'angolo
delle vie Macel de' Corvi e s. Marco, ad un metro sotto il piano
stradale si è incontrato uno spigolo del basamento su cui erge-
vasi quel sepolcro, formato da grandi massi rettangolari di tufo,
disposti in una fila per la loro lunghezza che è di m. 1,20, e
in un'altra fila per la grossezza che è di m. 0,60.
Negli sterri poi per la fondazione di un pilone sulla sini-
stra del monumento al re Vittorio Emanuele, è stato raccolto
fra la terra un lastrone di marmo, tagliato da un capitello di
pilastro, che nella superficie piana porta scolpita di rilievo, entro
rozza cornice, una figura di Priapo. Il rustico nume (come ve-
desi nella tav. VII, riprodotta dalle Not. d. scavi, 1909, pag. 9)
è rappresentato di fronte fra due alberi, barbato, e coperto da una
breve clamide allacciata sulle spalle : col braccio destro disteso