in Roma e nel sulurbio
117
appoggia la mano sul corno sinistro di un caprone; nella mano
sinistra tiene la roncola, sotto la quale è posto in terra un largo
vaso con due piccoli manichi. Sono stati pure recuperati: un
capitello corinzio, mal conservato, e un basamento di pilastro
baccellato, adorno nelle sagome e nel plinto di un ricco intaglio
a fiori e fogliami.
*
Al Foro Romano, rimossa una parte della terra che copriva
ancora la roccia tufacea ad oriente dell'antichissimo sepolcreto
rimesso a luce negli anni decorsi presso il tempio di Faustina
ed Antonino, sono stati scoperti altri dodici pozzetti sepolcrali
scavati nel tufo. Uno di essi presenta una tomba a cremazione,
di puro tipo italico, perfettamente conservata in uno stato di
integrità superiore a tutte le altre apparse finora in quell'in-
signe sepolcreto.
Il pozzetto conteneva un grande dolio fittile, in fondo al
quale si trovò l'ossuario in forma di capanna, della solita terra
nerastra, col tetto a doppia pendenza e con la porticina rivolta
ad oriente, come le altre rinvenute precedentemente nel sepol-
creto medesimo. Entro l'urna-capanna erano chiuse le ossa com-
buste, e sovr'essa era deposta la suppellettile funebre, consi-
stente in ciotole ed altri vasi arcaici del così detto bucchero
laziale, con ornati a graffito.
*
In via del Tritone, sterrandosi nell'area annessa al fab-
bricato già Bachetoni, sono stati ritrovati due rocchi di colonna
di granitello, del diametro di m. 0,38, lunghi l'uno m. 1,79,
l'altro m. 1,70. Si rinvenne pure un piccolo pezzo di colonnina
di marmo bigio, largo ni. 0,60, del diametro di m. 0,12; un
frammento di cornice di marmo bianco, lungo m. 1,12, alto
m. 0,48; una soglia di travertino; e due frammenti d'iscri-
117
appoggia la mano sul corno sinistro di un caprone; nella mano
sinistra tiene la roncola, sotto la quale è posto in terra un largo
vaso con due piccoli manichi. Sono stati pure recuperati: un
capitello corinzio, mal conservato, e un basamento di pilastro
baccellato, adorno nelle sagome e nel plinto di un ricco intaglio
a fiori e fogliami.
*
Al Foro Romano, rimossa una parte della terra che copriva
ancora la roccia tufacea ad oriente dell'antichissimo sepolcreto
rimesso a luce negli anni decorsi presso il tempio di Faustina
ed Antonino, sono stati scoperti altri dodici pozzetti sepolcrali
scavati nel tufo. Uno di essi presenta una tomba a cremazione,
di puro tipo italico, perfettamente conservata in uno stato di
integrità superiore a tutte le altre apparse finora in quell'in-
signe sepolcreto.
Il pozzetto conteneva un grande dolio fittile, in fondo al
quale si trovò l'ossuario in forma di capanna, della solita terra
nerastra, col tetto a doppia pendenza e con la porticina rivolta
ad oriente, come le altre rinvenute precedentemente nel sepol-
creto medesimo. Entro l'urna-capanna erano chiuse le ossa com-
buste, e sovr'essa era deposta la suppellettile funebre, consi-
stente in ciotole ed altri vasi arcaici del così detto bucchero
laziale, con ornati a graffito.
*
In via del Tritone, sterrandosi nell'area annessa al fab-
bricato già Bachetoni, sono stati ritrovati due rocchi di colonna
di granitello, del diametro di m. 0,38, lunghi l'uno m. 1,79,
l'altro m. 1,70. Si rinvenne pure un piccolo pezzo di colonnina
di marmo bigio, largo ni. 0,60, del diametro di m. 0,12; un
frammento di cornice di marmo bianco, lungo m. 1,12, alto
m. 0,48; una soglia di travertino; e due frammenti d'iscri-