Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (44.1916)

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[Intorno al significato del nome di "Roma»

altus in tellure, vel quod tellurem suam aleret; sive quod
aleretur telis; vel quod a Tatio Sabinorum rege postulatus
sit in conloquio pacis et alternis vicibus audierit locutusque
fuerit. Sicut enim fit deminutive a macro macellus, a vafro
vafellus, ita ab alterno altellus. Non tenendo conto delle ar-
tificiose interpretazioni degli antichi qui riportate, resta il fatto
che Romulus dicevasi anche Altellus. « Ora — osserva il pro-
fessor Herbig — secondo il Thesaurus linguae Latinae, alere
vien reso nelle glosse con TQs'tpsiv, nutrire, e collegato con
lacte, uberibus, mammis: alumnus è è TQecpó/Aevog, altus -
nutritus, paslus ed av aXzog — colui che non è maturo per la
guerra. Nessun dubbio perciò: sulla base dell'antico senso della
parola si ha cPc5,«oe — Romulus collegato con altus — *al-
tuhis, altellus. A quel modo che Ruma « il largo petto », 'P&fiog
« quegli col petto, il forte, il robusto » era tradotto da alcuni
con Valens, da altri invece era reso con Altus « grande, maestoso,
diventato forte». Ma v'ha di più: si cercò di tradurre anche
il vezzeggiativo del nome personale Romulus, «il poppante»,
in conformità del senso primitivo, con Altellus, *Altulus, da
altus, antico aggettivo verbale (cfr. av-alrog) derivato da alere
» allattare ».

Ecco pertanto, coi lumi riuniti della filologia e della lin-
guistica, come le notizie vaghe e talora discordanti degli an-
tichi possano correggersi e coordinarsi fra loro colla massima
verosimiglianza, e come il probabile significato di Roma, nome
proprio di persona e di luogo, possa conciliarsi col significato
attribuito al nome dell'eroe eponimo Romulus in relazione colla
leggenda dei gemelli esposti ed allattati dalla lupa.

B. Nogara.