Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (44.1916)

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Bronzi di navi romane ecc.

opera, e quindi la minore o maggiore resistenza cui dovevano
sottostare.

A quanto mi risulta non pare che di simili ornamenti di
navi se ne conoscano altri, o per lo meno essi non stati iden-
tificati ('): onde i nostri acquistano un considerevole interesse
archeologico accanto a quello artistico, che, se non è molto per
i tre pezzi più piccoli, non è interamente da trascurarsi per i
due più grandi, specie per quello intero : in questi la testa del
cigno è modellata con vigore ed espressione, per quanto invero
la sua posizione sia alquanto sforzata ed innaturale, ciò che fu
forse voluto in vista dello scopo pratico cui il gancio doveva
servire.

Due altri dei bronzi di questo medesimo gruppo hanno
appartenuto senza alcun dubbio a delle navi, forse ad una stessa
nave, e sono precisamente due cassette di quelle che servivano
a ricevere le testate di bagli, o travi orizzontali, usati sopra-
tutto per sorreggere il tavolato del ponte. Sono costituiti da
una lastra di bronzo, di circa m. 0,30X0,40 e dello spessore
di circa 1 cm., dalla quale sporge in avanti ad angolo retto una
cassetta quadrangolare di m. 0,18 di lato, mancante della faccia
anteriore e del lato superiore e attraversata da un grosso perno
di ferro (2) (tìg. 4).

Lungo tutti gli orli delle lastre di bronzo sono i chiodi
che le fissavano allo scafo della nave; le loro teste, però, scom-
paiono sotto una lamina di piombo che ricopre la superficie
esterna delle lastre; in una di queste, inoltre, sulla superficie
interna, quella che era a contatto della parete della nave, ri-

(') Il Torr, il cui stadio sulle navi antiche è completo, non ne ricorda
alcuno, nemmeno nel suo articolo Navis nel Dictionnaire del Darembersr
et Saglio, alquanto più recente del volume già citato. Nè io ne ho trovato
menzione in cataloghi di vari musei.

(2) E conservato in una sola delle cassette ; su di esso sono rimasti
attaccati alcuni pezzi del legno del trave.