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Körte, Gustav [Hrsg.]; Brunn, Heinrich von [Hrsg.]; Körte, Gustav [Hrsg.]
I rilievi delle urne etrusche (Band 2,2) — Berlin, 1896

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https://doi.org/10.11588/diglit.4978#0015
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-( 153 )-

nostro soggetto, di cui abbiamo notizia, l'unica che si possa prendere in
considerazione è il Meleagro di Euripide (1).

Difatlo una scena tale quale quella rappresentata ne' nostri rilievi
si adatta benissimo a quanto dai frammenti e dalle altre notizie letterarie
sappiamo sopra l'andamento del Meleagro. Dall'altro lato ogni ricostru-
zione del dramma clic non tiene conto de' nostri rilievi — giustamente
interpretati s'intende — deve andare sbagliala almeno in parte, e ciò
vale di tutte quante finora sono state proposte (2).

11 seguente abbozzo di ricostruzione ha lo scopo di dimostrare il
luogo che la scena rappresentata teneva nello sviluppo della tragedia e
di approfondare così l'interpretazione de' nostri rilievi.

I fatti precedenti alla caccia slessa furono raccontali nel prologo
(Nauck //•. Irag. gr.2 fr. b'iS. 516, forse 517), probabilmente dalla stessa
dea Diana. I cacciatori radunati presso Eneo stanno per partire per l'im-
presa quando nasce un litigio sopra la partecipazione di Atalanta, alcuni
cacciatori, sopralutto probabilmente i Tesliadi, opponendosi che tanto
onore sia conceduto ad una donna. Ci sono conservati alcuni frammenti
di un diverbio fra Meleagro e sua madre Altea sopra questo soggetto
(vcd. i framm. nn. 518, 520-522, 526, 527). Altea è contraria all'ammis-
sione di Atalanta ed all'amore die suo tiglio sente per la bella 'virago'
clic egli brama far sua moglie (3). Sopraggiunge Atalanta stessa e difende
disertamente la vita clic fa, protestando nello stesso tempo di voler
restar vergine (fr. 521, 525). Non sappiamo se anche i cacciatori (o per
essi uno de' Tesliadi) abbiano preso parte al litigio ; ma ci pare più pro-
babile che la loro opinione fosse soltanto riferita sia da Allea, sia da
Eneo. Questo avrà deciso finalmente in favore di Atalanta cedendo alla
ferma volontà del proprio tiglio.

(!) Ìj Atalanta di Eschilo, come puro il dramma
omonimo di Aristias, molto probabilmente era un dramma
satirico (vcd. Kekulé p. 15); il Meleagro di Sofocle se-
guiva le orme di Omero, e perciò non ammette una storia
come la nostra (ved. Surber p. 52) ; possiamo prescindere
finalmente senz' altro dalle tragedie omonime di Anti-
plion e Sosiphanes, sopra il contenuto delle quali d'al-
tronde sappiamo poco o niente. Dai pochi frammenti del
Meleager di Accio, non si rileva nulla di nuovo per
l'andamento della tragedia Euripidea.

(2) S. v. Welcker, Griech. Trag.ll,\>. 752-701;

Kcuklé de fai. Mei. p. 20-30 ; Ribbeck Rìhn. Trag. p.
500-521 ; Surber Die Meleagersage p. 25-50.

(3) Lo sue parole (fr. 518) e quello di Altea (520)
intorno al matrimonio escludono, al nostro parere, la
supposizione gencralmento ammessa senza prova alcuna,
che cioè Meleagro fosse già ammogliato e che sua mo-
glie Cleopatra fosse stata una delle persone del dramma.
Al contrario, dai frammenti menzionati ci risulta che
Euripide ha scansato a bella posta la moglie di Me-
leagro per mettere nel centro dell'azione l'amore dispe-
rato del giovane per Atalanta, amore che gli diventa
fatale.
 
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