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Körte, Gustav [Editor]; Brunn, Heinrich von [Editor]; Körte, Gustav [Editor]
I rilievi delle urne etrusche (Band 2,2) — Berlin, 1896

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https://doi.org/10.11588/diglit.4978#0096
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—( 234 )—

damenlo di questa tragedia sulle orme di Igino (fav. 186). Oggi però
vediamo più chiaramente che non fu possibile allora (mediante un fram-
mento esteso ultimamente venuto alla luce, n. 495) che il racconto di
Igino non è che una contaminazione delle due Melanippe, fatta con l'in-
tenzione di scanzare le contradizioni che esistevano fra esse e di ottenere
così una storia continua.

Ecco quanto si rileva dai frammenti per la ricostruzione della tra-
gedia : La scena era nella Magna Grecia (fr. 496) a Metaponto. Aiolos
e Boiolos, i figli di Melanippa e di Nettuno, sono cresciuti in casa del
re Metaponto il quale, non avendo prole, li aveva adottati (491), ed essi
credono il re e sua moglie Teano loro veri genitori (495 v. 15). Teano,
donna superba (502, 505) ed intrigante, quando i tigli adottivi sono
adulti tenta di rimuoverli per assicurare la successione nel regno ai
propri fratelli. Istiga questi ad uccidere a tradimento i gemelli di Me-
lanippa in occasione di una caccia. Ci sono conservate le parole del
messaggiero che riferisce come andò fallila questa trama, i gemelli (non
senza l'aiuto del divino loro padre) uccidendo i supposti loro zìi (495).

Le particolarità dell'ulteriore sviluppo del dramma non possiamo
rintracciarli con certezza. Il riconoscimento fra i gemelli e la vera loro
madre, Melanippa, ebbe luogo sulla scena del teatro (504, 505, 506) ;
ciò non poteva essere se Melanippa era incarcerata da suo padre Eolo
in Grecia, bensì bisogna supporre che Teano la tenesse nascosta presso
Metaponto. Euripide, così pare, seguiva in questa tragedia una tradizione
più antica secondo la quale Melanippa aveva partorito in Italia (ved.
Strabone VI p. 265). Forse Teano, fallilo il primo intrigo, per vendi-
carsi dei gemelli, vuol fare uccidere anche Melanippa che è salvata e
liberala (non sappiamo esattamente in qual modo) dai suoi figli. Quando
Teano viene informala di ciò, nel timore di veder scoperti i suoi intri-
ghi, si suicida. Suo marito, adirato dapprima contro i figli adottivi che
crede colpevoli, così supponiamo, poi, saputo il vero, si riconcilia con
essi (forse con 1' intervento di Nettuno come deus ex machina) e sposa
Melanippa (501).

Il momento critico che precede questa soluzione pacifica sarebbe
rappresentalo nei nostri rilievi. Vi riconosciamo Melanippa (la donna a
sin.) i suoi figli, uno de' quali alle prese col re Metaponto (le tenie
ovvero ghirlande onde è avvolto l'altro forse si spiegano col fr. 495 v. 51
 
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