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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 2) — Venedig, 1816 [Cicognara, 18-2; 2486-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1185#0037
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CAPITOLO SECONDO

3?

Ma non curando slmili piccole differenze, sempre si riguardarono questi
due artisti come contemporanei, e per conseguenza le loro opere debbono
appai tenere all' epoca slessa in cui vissero entrambi.

Che se poi, come alle volte potrebbe accadere, si voglia dallo stile di
questi artefici desumere epoca diversa, quantunque noi veggiamo essere sta-
ti perfettamente contemporanei, allora converrebbe poter provare come
V uno evidentemente fosse stato in caso di render migliore la scuola dell' al-
tro, e avesse fatto progredire notabilmente quest' arte, come a cagion d'e-
sempio successe tra Rafaello e il Perugino, che rigorosamente parlando fu-
rono contemporanei, poiché tutta la vita di quello è compresa negli anni di
questo, il quale anche durò tre anni dopo Rafaello,- e nondimeno essendo
stata cacciata innanzi l'arte dall'Urbinate, non parrà mai strano che da alcu-
no si riconoscano due epoche diverse, 1' una di Pietro, l'altra del Sanzio.
Ma qualora non accada fra due contemporanei di rilevare tanta differenza
di merito per cui l'arte faccia notabile progresso, non si potrà mai per la
diversità dello stile determinare dallo storico una diversità di epoca, ma una
differenza soltanto di merito, differenza che in tutte le opere degli uomini, e
in tutte le produzioni di qualunque età vi può essere ancorché sieno contem-
poranee . Generalmente parlando però, suol dirsi epoca dell'arte quel perio-
do di tempo in cui pari circostanze politiche, civili, sociali, letterarie; pari
favore, cultura e mezzi d'ogni genere promossero gli artisti d' una tal'età,
che vissero tra loro contemporanei e portarono la loro celebrità e la loro dot-
trina a un punto di perfezionamento più o meno elevato. E nell'epoca stessa
per diverse vie si può toccare a quest' altezza, poiché l'arte medesima offre
diversi aspetti, i quali non dalla varietà dei tempi ricevono il loro carattere
distinto; come a cagion d'esempio, per trarre argomento dalle variazioni
d'aspetto le più evidenti, chi non porrà nella stessa epoca Rafaello, Tizia-
no e Coreggio, quantunque F uno nell' espressione e nel disegno, l'altro nel-
la forza e nel suco del colorito, e l'ultimo nella grazia e nel chiaroscuro
per diversissime vie mossero all'eccellenza? Vorrebbe egli uno storico se-
parare alcuno di questi per la diversità dello stile, e involare al secolo cui
tutti appartengono la gloria di averli contemporaneamente prodotti? Anclie
sotto questo medesimo punto di vista noi avremo luogo di osservare coli' e-
saine dei monumenti, che Donatello e Ghiberti, battendo un diverso cam-
mino, giunsero a portar F arte loro a un grado notabile di elevatezza, e quin-
di mentre Donato era intento allo studio delle passioni particolarmente, e
alla forza _ dell'espressione ch'egli diede a'suoi marmi, e a'suoi bronzi in
uha maniera commovente ed originale; mentre colla diligente imitazione del-
la natura egli cercava di conciliare il meraviglioso dell' arte e dell' esecuzio-
ne , il Ghiberti con più poesia e con più di bellezze ideali intendeva alla
Voi. II. io
 
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