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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 2) — Venedig, 1816 [Cicognara, 18-2; 2486-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1185#0062
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62

CAPITOLO TERZO

STATO DELLE ARTI PER OPERA DI DONATELLO
E SUOI ALLIEVI E IMITATORI

Dcii' -T er quanta analogìa veggiamo essere tra 1' andamento e i progressi delle
invernar,! |ettere e ie\\e arti, nuli' ostante non è cosi totalmente contemporaneo il lo-
idr«rSuirero incremento, che si possa in ogni tempo verificare essere andate di pari
passo verso lo stato della maggiore prosperità. Causa di un tal divario nei
relativi progressi di simili facoltà è, come abbiam già veduto, la differenza
che passa tra il concepire e 1" esporre del poeta, e l'inventare e l'eseguir
dell'artista. I voli dell'uno non possono esser seguiti sempre con altret-
tanta felicità dall'altro, e se Dante fu inventore sommo nel XIV. secolo,
fu anche impareggiabile espositore, mentre Nicola Pisano inventore sommo
egli pure , che precedette il divino poeta , non potè giugnere ad adeguarlo
nell'esecuzione la quale di pratica, di tempo, e di lentissima fatica abbiso-
gna . La gran ragione di quest' essenzialissima differenza è che il poeta
eseguisce collo stesso strumento col quale concepisce ed inventa ( e senza
del quale, come è ben dimostrato, nulla potrebbe concepire ne inventare ),
e questo istrumento è il linguaggio ; mentre il pittore e lo scultore ese-
guiscono con istrumenti ben diversi da quelli dell' invenzione la quale si
opera mediante la fantasia: quindi pub spesso in loro esser ottima l'inven-
zione, rozzissima l'esecuzione; o finissima questa, e quella languidissima.
Ma nel XV. secolo al contrario in cui le lettere non fecero gran volo, e
prepararono può dirsi i materiali con cui alimentar nuovi ingegni nell'età
successiva , gli artisti si resero famigliare il maneggio della materia , e pro-
gredirono mirabilmente profittando, quasi può dirsi,.della stagnazione delle
lettere per agguagliare in ogni parte le produzioni de' fertili ingegni da cui
furono preceduti; e Donatello e il Ghibertl, e Masaccio., e Mantegna s'ele-
varono tant'alto che diedero al loro secolo altrettanta celebrità che .al prece-
dente l'Alighieri aveam data, eil Petrarca.

Ciò che io rifletto però intórno all'andamento di queste umane produzio-
ni è relativo soltanto al tempo in cui gradatamente si risveglia il genio delle
nazioni da uno stato di lungo assopimento, e non si riferisce già ad alcu-
na di quelle epoche in cui per traviamento accidentale scostate le arti dal
 
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