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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 2) — Venedig, 1816 [Cicognara, 18-2; 2486-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1185#0132
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lSi LIBRO QUARTO

abbia più imitato-i pittori di Padova, che il citato artefice di Toscana; alcu-
na delle più grandi fra queste figure ricordando i modi di Mantegna,nell'at-
to che l'esecuzione dello scarpello richiama alla mente la scuola di Donatel-
lo. Vedasi la tav. XXXIV.

Una singolarità però che in pochi altri bassi rilievi di questa età si rimar-
ca, e che molto più comune è in tante antichissime opere di scultura, si è
quella che il basso e stiacciato rilievo non degradato sul piano, riceve un ca-
rattere energico e pronunciato per essere arditamente tagliato, e a. sotto squa-
dra isolato dal fondo. Cosa ancor più difficile ove si tratti di contorni soavi,
e nel citato lavoro mirabilmente condòtta ad esecuzione senza la menoma
crudezza, e conservando tutta la pastosità della cera più molle. Passò però
celeremente questo gusto di scolpire così stiacciati rilievi, e pochissime altre
opere si veggono di tal modo in Venezia. Un altro basso rilievo di questo
genere e indubitatamente di questo scultore, ov' è ripetuta persino la mossa
di alcune delle figure qui rappresentate in disegno vedevasi in un sarcofago
di pezzi ricomposti nell'elegantissima villa d'Altichiero presso Padova, ove
uno degli ultimi e più distinti patrizj veneziani avea raccolte moltissime an-
tichità d'ogni età, e d'ogni vario inerito, corredando il tutto d'ingegnose
iscrizioni e motti, e tratti di spiritoso ingegno. Vedesi questo basso rilievo
alla tavola 27 dell'opera che ha per titolo Altichiero par M'ad. I.W.C.D.R.
cioè a dire la contessa di llosemherg, stampata in quarto a Padova l'anno
1,787. Viene ivi riportato come un monumento del secolo XIV, ma deve
essere uno sbaglio, poiché è fuor di dubbio che in quello si è voluto indica-
re il 14.00 (1).

Del Vellano che qui dovrebbe collocarsi abbiamo già fatto parole che ba-

Di Andrea * . - - , ... ,

Riccio stano ove dei discepoli di Donato si e detto, e piuttosto il nostro favellare e
adovano • nostrj esami si estenderanno sulle opere di Andrea Riccio Padovano, che'a
molta ragione può tenersi per il Lisippo dei bronzi veneziani, tanta varietà,
vaghezza, eleganza trovasi nelle sue opere. Noi parliamo in questo luogo
de' suoi lavori, senza ommettere di ricordare che 1' epoca in cui fiorì questo
artista appartiene in parte all'età di cui ragioniamo, e in parte al seco-
lo XVI. Ma i suoi studj diretti sulle opere di Donatello che abbondavano

(l) E singolare l'iscrizione che il N. U. An-
gelo Queruli, distributore dei monumenti
e autore di quegli ozj deliziosi, pose in
uno dei lati del sarcofago.

D. O. M.

IN QUO VIVTMUS SI 0 RI M UR KT SUJ«US

RESIGJTO Ql'AE DEDIT

COBGULUM TAMEN" .lUC REilQUUM

' ERIT VILLUEAE MSEMOSXNON AMORIS

DIRUarQUE NON GKRTI EXITUS ANIMULAE

IVERICUiUM AVERTET

A. V.

h. 1'.

ET QtlOP VIDEO TERISSE PKRDITUM DUCO

l'AID.. SJOS. AJRIJUS MDCGLXXXVI

DIEMQUE GRASTISUM JLUCRO AI'PONAM
 
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