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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 2) — Venedig, 1816 [Cicognara, 18-2; 2486-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1185#0255
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Capitolo secondo 255

Gio. eia Fiesole, Masaccio, Ghirlandaio e cento altri avevano ripiena la To-
scana di opere in ogni genere insigni, e nell' ammaestrare così l'Italia tutta,
erano segnate per loro mano orme sicure e felici per giungere a quel segno
cui era permesso toccare ad umano intendimento . Allo stato felice difatti
in cui trovò Michelangelo le arti sidebbe la sorprendente facilità per cui
potè tanto elevarsi da far stupire tutto il mondo . Le meccaniche delle arti
erano già portate a un grado di perfezione cui poco ancora restava ad ag-
giugnere. Gli antichi monumenti andavansi ogni giorno più scuoprendo e
venerando con avidità singolare ; gli esempli moderni agitavano già il suo
cuore , e facevano bollire nella sua mente quel ferventissimo desiderio di
emularli, e di innalzarsi sopra quanto si era fino allora prodotto da'suoi
predecessori . Guardava estatico le porte del battistero ch'egli stesso giudi-
cava degne di esser poste all'ingresso del cielo: ammirava le opere del Bru-
nelleschi, dell'Alberti, di Bramante, e sentivasi egli pure la forza di elevare
altrettanti monumenti con non minore ardimento. Si volgeva attorno di se ,
e il valore di un emulo potentissimo come Leonardo, era un nuovo sprone
per radoppiare i suoi sforzi ,• di che fecero fede i tanto celebrati cartoni del-
la guerra di Pisa che eseguirono a gara, il Vinci trattando un soggetto pei
gruppi di cavalli bellissimo, ed il Bollanoti.esprimendo quel tanto encomia-
to correre e rivestirsi di molti ignudi che s'erano prima tuffati nell'Arno.

Se Michelangelo fosse nato un secolo prima, avrebb'egli colla stessa faci-
lità sorpreso il Magnifico scolpendo quella sua maschera nell'età di i6 anni
come ci descrive il Vasari? Avrebb'egli osato su quel masso enorme di mar-
ino straziato da Simone da Fiesole di ricavarvi negli anni ancor giovanili la
statua colossale di Davide? Se Masaccio non avesse circa trent'anni avanti
condotta la pittura a quel grado che vedesi al Carmine in Firenze nella cap-
pella Braneacci ( opera che formò sempre lo stupore dell'arte) avrebbe po-
tuto Michelangelo maneggiare con tanto divino magistero il pennello nei fre-
schi della Sistina? E se non avesse fino dall'infanzia avuto sott'occhio il
colossale edifizio voltato dal Brunellesco nella patria Basilica , avrebb' egli
con tanta sicurezza slanciato sui piloni della vaticana lo strepitoso miracolo
dell' arte? Per quanto elevato fosse il punto a cui giunse Michelangelo coli'
immenso suo ingegno, non sarà meraviglia se fiancheggiato da tanti ajuti
potè abbandonarsi all'impulso del genio, poiché non trovò già le arti in
istato d'infanzia , ma coltivate, adulte , e sublimi in ogni lor produzione.

Sconoscenti pressocchc tutti gli scrittori che si sono invasati nella gloria ingiustizia
di quest uomo veramente unico e straordinario, hanno parlato delle arti che \°""1

± ' r scrittori.

il precedettero con una improprietà, e un' ingratitudine imperdonabili; che
se per opera di lui fu .maggiormente elevato tostato di queste, non potrà mai
però giustamente dirsi che egli fugasse le ombre dell antica abbietta
 
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