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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 2) — Venedig, 1816 [Cicognara, 18-2; 2486-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1185#0373
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CAPITOLO QUINTO 3?3

vedervi le opere moderne che levavano allora tanto rumore, cosicché si può
dire che tanto Giovanni Marliano Nola, e Girolamo Santacroce, quanto
Pietro Prata formarono il loro gusto osservando e studiando le antichità e
le produzioni degli artisti viventi, non già sorgendo servilmente dalla scuo-
la dei loro predecessori in patria. E soltanto da compiacersi che si man-
tenessero con modestia in quella sobrietà che tanto è facile abbandonare se
si seconda l'impulso della novità , e del gonfio , difetto che produce un
grande allettamento, e a cui si sarebbe creduto potessero abbandonarsi i po-
poli del mezzogiorno, la cui immaginazione meno castigata e più calda po-
teva rendere questa tendenza più scusabile . Ma convien credere che succe-
da talvolta al contrario , e che rallentandosi ogni fibra per l'azione mag-
giore del clima caldo, possano bensì esser vibrate le espressioni e i conce-
pimenti nel loro impeto primo, ma per l'effetto dell' esecuzione ( massima-
mente lenta nelle opere di scultura ) succeda poi al contrario, cioè che nel
salvare le produzioni da un certo genere di esagerazione e di falso , possa
lasciarle cadere qualche volta nello stato opposto di affievolimento e di de-
bolezza .

Gio. Marliano da Nola che lungamente visse ebbe diversi allievi nella sua
scuola che riempirono la città di sculture assai ragionevoli come quell' An-
nibale Caccavello , e quel Domenico Auria autore della fontana Medina ,
prima che fosse ingrandita colle aggiunte di Cosimo Fansago. Le memorie
e i monumenti di questi artisti sono con diligenza illustrati, e pomposamen-
te magnificati nell'opera di Bernardo de Dominici, ma queste sculture esa-
minate con occhio imparziale, se si eccettuino quelle dei due primi napole-
tani qui da noi mentovati, il Marliano e.Santacroce (che possono stare
nella sfera de'buoni artisti del 5oo) non sono da riguardarsi come opere che
attestino progresso dell'arte, ma unicamente appartenenti a quella massa di
produzioni di cui abbondò grandemente questo secolo, che diffuse l'immensa
sua luce da un estremo all'altro del mondo incivilito.

Voi,. IT. ■ i 94
 
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