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https://doi.org/10.11588/diglit.5855#0024
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e Berg (5). Se però, come ti è vietato il rispondermi, non ti è
tolto di potermi ascoltare, accogli lieto i ragguagli che sto per
darti, lasciando a meda dolce fidanza di avere, per quanto potei,
operato per aggiungere una parte almeno di quel poco che po-
tea per avventura mancare alla perennità della tua memoria
presso i posteri nostri.
Molti e solleciti furono i narratori (6) del tuo tragico fine,
ma tutti, e per non so quale fatalità, ne diedero cenni ora va-
ghi, ora imperfetti, ed ora falsi cotanto che la fama ebbe ben
tosto donde mettere nella sua tromba voce mendace, e però ap-
punto tale che vieppiù si diffuse, ed inalterata si propagò sin
poco fa (7). V ebbe fra que' narratori il tuo Lippert (8) che
amico della verità, come già lo era di te, più fedele e più cau-
to degli altri tutti consecrava alla storia il racconto genuino
della tua sventura; ma, oltreché gliene rimasero ignote tutta-
via non poche e non frivole circostanze, altra non dissimile fata-
lità volle che nessuno porgesse orecchio al suo dire, e che anzi
tutti quasi congiurassero per impedirne ad ognuno l'ascoltamen-
to. E così potè ben facilmente avvenire, che la storia del tuo tra-
passo andasse entro al corso di un mezzo secolo appunto defor-
mata e mal concia per le bocche e per le penne di tutti coloro,
che aveano d' altronde nell'animo di onorare la tua memoria.
Né tu ne avrai certo grande maraviglia, dacché vivente, trovasti
un tuo biografo (9), che mattamente si avvisava di onorarti
collo spacciare i casi tuoi a foggia tale da dovernelo tu avere
in ira e vitupero .
Se di stupore e di dolore insieme il tuo infortunio colmò
r animo di tutti coloro che di te e del tuo sapere erano amici
e veneratori, e liete speranze nutrivano di quello che al mondo
promettevano glistudj tuoi, restò l'intelletto loro compreso d'al-
ta maraviglia eziandio per quelle inesplicabili circostanze che
>11 Porto
l.re con11
'* ■ uopre qu«
10
reiiii»1
^ente h^o trop]
Ue sensi per non
> e vagamente,
.^raccoglie; ciò che
piaggio, Cavaceppi
gè dicerìe del tuo
meditazione per qui
datore, sebbene
setto tilosoftcament
sconcorde (12).
;:die fra tutti coloro
limo certament<
nel tempo ei vie
Ifiesti, soffrilo in p
tta narrare del tu
' * orrìbile a co
''^daquando n
co
nella mis
sue mura
ranonesst
e Berg (5). Se però, come ti è vietato il rispondermi, non ti è
tolto di potermi ascoltare, accogli lieto i ragguagli che sto per
darti, lasciando a meda dolce fidanza di avere, per quanto potei,
operato per aggiungere una parte almeno di quel poco che po-
tea per avventura mancare alla perennità della tua memoria
presso i posteri nostri.
Molti e solleciti furono i narratori (6) del tuo tragico fine,
ma tutti, e per non so quale fatalità, ne diedero cenni ora va-
ghi, ora imperfetti, ed ora falsi cotanto che la fama ebbe ben
tosto donde mettere nella sua tromba voce mendace, e però ap-
punto tale che vieppiù si diffuse, ed inalterata si propagò sin
poco fa (7). V ebbe fra que' narratori il tuo Lippert (8) che
amico della verità, come già lo era di te, più fedele e più cau-
to degli altri tutti consecrava alla storia il racconto genuino
della tua sventura; ma, oltreché gliene rimasero ignote tutta-
via non poche e non frivole circostanze, altra non dissimile fata-
lità volle che nessuno porgesse orecchio al suo dire, e che anzi
tutti quasi congiurassero per impedirne ad ognuno l'ascoltamen-
to. E così potè ben facilmente avvenire, che la storia del tuo tra-
passo andasse entro al corso di un mezzo secolo appunto defor-
mata e mal concia per le bocche e per le penne di tutti coloro,
che aveano d' altronde nell'animo di onorare la tua memoria.
Né tu ne avrai certo grande maraviglia, dacché vivente, trovasti
un tuo biografo (9), che mattamente si avvisava di onorarti
collo spacciare i casi tuoi a foggia tale da dovernelo tu avere
in ira e vitupero .
Se di stupore e di dolore insieme il tuo infortunio colmò
r animo di tutti coloro che di te e del tuo sapere erano amici
e veneratori, e liete speranze nutrivano di quello che al mondo
promettevano glistudj tuoi, restò l'intelletto loro compreso d'al-
ta maraviglia eziandio per quelle inesplicabili circostanze che
>11 Porto
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Ue sensi per non
> e vagamente,
.^raccoglie; ciò che
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gè dicerìe del tuo
meditazione per qui
datore, sebbene
setto tilosoftcament
sconcorde (12).
;:die fra tutti coloro
limo certament<
nel tempo ei vie
Ifiesti, soffrilo in p
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' * orrìbile a co
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co
nella mis
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ranonesst