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beatamente viagg
nale non concorda «5
•p,.;ta . °a Carnei,
ni. Essa è nell' « '
e nell oggett0 ■
7' a Protocollo nel prifll&^
°«anze accessorie^/.
antica e delle d
eposizioni ii
0a™ti tutti igiudi^
"e de 9 giugno i764Jj.
« come allegato I.
; chiamavasi Eva Rachael
te (fog. 23) Arcangeli contri
ende egli (fog. fi) di togk
anna. Egualmente ridicola (.
sali. Questi ebbero luogo.li
a per mezzo d'un sacerdote;
n una a lui del pari ig*
I volle benedirli a santo Ss
malo (fog. 77) dicesi dap
poscia cuoca presso il cs
di lei evidentemente prt
e fu una tedesca. U¥
) lo dimostra.
le, che Arcangeli I
ronde insignificante
che un testimone f*
ctef
una circostanza
. egli del resto ricor
0 sapeva indicare con m
aveva già nella *f
3i5
IJ esecuzione dell'assassinio , ed aveva a tal uopo comperato un coltello, nor»
v' avea motivo d' aspettar la sera peli' acquisto dello spago.
(129) Arcangeli racconta tutto questo diversamente ; egli depone (fol. 90)
d' esser uscito e d' aver presa la colazione insieme con Winckelmann. Ma nel
modo che io narro la cosa , secondo la deposizione di Griot (fol. 55) ha essa
più probabilità, e s' accorda perfettamente con tutti gli avvenimenti già com-
provati di questa mattina, e quasi minuto per minuto..
(100) Secondochè pretende Arcangeli ha Winckelmann anche questa vol-
ta ripetuto il racconto della sua missione e scoperta (fol. 90); ma ciò è cer-
tamente falso, siccome rilevasi con sicurezza dalle proprie parole di Winckel-
mann, che tosto addurrò.
(101) Questa è del seguente tenore:,, Ivi passeggiando un poco assieme,
„ et andando anche alla finestra, le dissi così ridendo : Sig. Gioanni vuol la-
„ sciar vedere le monete a tavola ? ed egli rispose : Quella grande d'o/-o pos~
„ so far vedere ; indi pensando alquanto, e sorridendo mi disse : ma se Toste
,, vedrà che sono danaroso mi metterà un fiorino dì pia nella spesa ; al che
,, replicandoli io che facesse ciò che volesse; egli dopo due o tre passeggiate
„ si pose a sedere al tavolino, ed io allora accecato dal Diavolo ec. " .
(102) Il racconto di Winckelmann darò più sotto al suo luogo colle pa-
role di lui stesso.
(i55) Qui Winckelmann si sarà ingannato, o piuttosto, per potersi esprì-
mere più concisamente, avrà due diverse e separatamente proposte quistionì
ridotte ad una sola. Non è probabile, che Arcangeli, il quale avea già vedute
le medaglie, e sapea già molto di Winckelmann, abbia prodotto a questo una
tal domanda tanto asciuttamente. Per tal modo egli avrebbe dato a divedere
una cattiva intenzione; e di ciò si guardava egli bene. Come Arcangeli espo-
ne questa narrazione, essa è più probabile ; e siccome egli produsse la sua di-
chiarazione su tal particolare in confessione del suo delitto, e in uno stato di
quiete e di sanità di mente, cosi gli si può prestar fede, almeno in quanto la
sua deposizione non è in contrasto con quella di Winckelmann. Questi pote-
va bene, in una situazione cotanto dolorosa e così vicino alla sua morte, fa-
cilmente ingannarsi in un fatto accessorio, o esprimersi inesattamente. Per
siffatti motivi ho riunite le narrazioni di Winckelmann e di Arcangeli, ed
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(129) Arcangeli racconta tutto questo diversamente ; egli depone (fol. 90)
d' esser uscito e d' aver presa la colazione insieme con Winckelmann. Ma nel
modo che io narro la cosa , secondo la deposizione di Griot (fol. 55) ha essa
più probabilità, e s' accorda perfettamente con tutti gli avvenimenti già com-
provati di questa mattina, e quasi minuto per minuto..
(100) Secondochè pretende Arcangeli ha Winckelmann anche questa vol-
ta ripetuto il racconto della sua missione e scoperta (fol. 90); ma ciò è cer-
tamente falso, siccome rilevasi con sicurezza dalle proprie parole di Winckel-
mann, che tosto addurrò.
(101) Questa è del seguente tenore:,, Ivi passeggiando un poco assieme,
„ et andando anche alla finestra, le dissi così ridendo : Sig. Gioanni vuol la-
„ sciar vedere le monete a tavola ? ed egli rispose : Quella grande d'o/-o pos~
„ so far vedere ; indi pensando alquanto, e sorridendo mi disse : ma se Toste
,, vedrà che sono danaroso mi metterà un fiorino dì pia nella spesa ; al che
,, replicandoli io che facesse ciò che volesse; egli dopo due o tre passeggiate
„ si pose a sedere al tavolino, ed io allora accecato dal Diavolo ec. " .
(102) Il racconto di Winckelmann darò più sotto al suo luogo colle pa-
role di lui stesso.
(i55) Qui Winckelmann si sarà ingannato, o piuttosto, per potersi esprì-
mere più concisamente, avrà due diverse e separatamente proposte quistionì
ridotte ad una sola. Non è probabile, che Arcangeli, il quale avea già vedute
le medaglie, e sapea già molto di Winckelmann, abbia prodotto a questo una
tal domanda tanto asciuttamente. Per tal modo egli avrebbe dato a divedere
una cattiva intenzione; e di ciò si guardava egli bene. Come Arcangeli espo-
ne questa narrazione, essa è più probabile ; e siccome egli produsse la sua di-
chiarazione su tal particolare in confessione del suo delitto, e in uno stato di
quiete e di sanità di mente, cosi gli si può prestar fede, almeno in quanto la
sua deposizione non è in contrasto con quella di Winckelmann. Questi pote-
va bene, in una situazione cotanto dolorosa e così vicino alla sua morte, fa-
cilmente ingannarsi in un fatto accessorio, o esprimersi inesattamente. Per
siffatti motivi ho riunite le narrazioni di Winckelmann e di Arcangeli, ed
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