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Inghirami, Francesco [Editor]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 3): Bronzi Etruschi — Fiesole, 1825 [Cicognara, 2591-5]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.3669#0117
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Jio de' bronzi etruschi

Ond' è che tali monumenti furono da ogni nazione riguaf
dati come sacri ', anzi come rappresentanti gli Dei mede"
simi. Con pari onore si tenne sacra la Moneta, come leg-
gesi in alcune di quelle specialmente che appartennero a
Roma: Sacra Moneta slugg. Alla significazione del nume
fu sostituita in seguito in questi steli o pilastri la rappre-
sentanza effigiata di esso, con un capo che vi si soprappo-
se, e fu questo il modello delle più antiche Deità, parte
delle quali furon conservate in tal forma anche ai tempi
del miglioramento delle Arti, come il Giove Terminale, la
Diana Efesina, il Palladio, l'Erme o Mercurio, e la Venere
che ci mostra una interessante Moneta di Gordiano Pio, nel
cui rovescio è un termine con una testa sopra, come può
vedersi alla Tav. H 2, num. 2 della serie VI.

Con egual metodo fu impresso in varie antichissime Mo-
nete il pilastro col soprapposto capo d'un nume, come ci
mostra una Moneta di Mitilene, la quale secondo il Bian-
chini che la riferisce a, sembra de' tempi ne' quali fioriva
la libertà della Grecia. Ivi è il capo di Minerva, come in
altre accennate dall' Orsini ', dall' Agostini 4, dal Tristano 5
si vedono soprapposti al pilastro capi di varj Dei. E stato
di già osservato dai numismatici che le Monete più antiche
ebbero simboli o figure intiere o capi posti sul pilastro, con
che esprimevano le intiere figure, come dissi citando la Mo-
neta di Gordiano. Ma la piccolezza della Moneta specialmen-
te in argento non comportò lungamente quel metodo difli-

1 Tibull., lib. 1, Eleg. i, v. i5. ed p. 85.

•lui. 4 Dialog. i, p. ir.

2 Stor. univ., cap. xxxi, p. 520. 5 Commentair. Historìq., Tom. J>

3 Ursin., imag. Vir. ili., p- 7, et p. 696-
 
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