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Guattani, Giuseppe Antonio [Hrsg.]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 1.1806 [Cicognara, 1324A]

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https://doi.org/10.11588/diglit.8989#0126
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positore . In questi due anni , che dimorò a Vienna, Ja di lui fama
si era già tanto dilatata che da un distinto personaggio in Milano
fu impegnato di scrivere 1' Opera seria per il Carnevale avvenire ,
Compose il suo Mitridate, ed in età di 14. anni stava sul palco Sce-
nico di Milano col bastone , Maresciallo di Musica, cioè con un fo-
glio di Musica avvoltato in mano per dirigere 1' esecuzione della
sua Composizione . Neil' anno stesso Mozart fece un viaggio a
Roma e Napoli . In quest'ultima Città , egli diede una grande Ac-
cademia , in cui fece sentire le sue proprie composizioni sul Gra-
vicembalo , non essendovi, con rincrescimento del giovine suona-
tore ancora in uso i Pkmo - forti. Nientedimeno egli suonò collo
stesso trasporto ed entusiasmo con cui creava le sue composizioni,
e parendo ciò agli uditori cosa troppo superiore alla di lui tenera
età , diversi fra loro tenevan per fermo che in quel lucido anello ,
che aveva in dito , vi fosse nascosta qualche invisibile virtù magi-
ca , coli' ajuto della quale poteva far delle cose sì portentose e sor-
prendenti . Accorgendosi il giovinetto Mozart che questa, sebben
ridicola supposizione, passava in positiva e seria persuasione , così
per distruggerla si levò dal dito il creduto magico anello , e con-
tinuò a suonare coli'istessa estasi di prima . Da Napoli ritornò a
Vienna , quivi trovò il Cavai. Gluch di Nazione Boemo e ricono-
scendolo per sommo artista nella Composizione , profittò volen-
tieri del di lui ben fondato e profondo giudizio sopra la perfezione
delle sue proprie composizioni di qualunque genere esse fossero ,
vivendo con Gluch, e col Padre dell'Armonia Giuseppe Haydn nella
più stretta ed intima amicizia . Neil' anno 1782. 1' Imperatore gli
diede la Poesia dell'opera Belmonte e Cofta^z^tradotta espressamen-
te in idioma tedesco per metterla in Musica . Finito eh' ebbe que-
sto lavoro , portò lo spartito a Cesare : questi lo percorse con
grande avidità , ed attonito della gran ricchezza dell' accompa-
gnamento esclamò : O mio caro Mozart ! qui ci e una prodigiosa quan~
tith di note. Sì Maestà , replicò Mozart, senza scomporsi, eppure
non ve n' è una superflua .

Nell'anno 17S5. pubblicò in stampa 6. Quartetti per due
Violini, Viola , e Basso, e li dedicò al suo amico Giuseppe Haydn. Si
può dir con ragione essere questi tra tutti gli airi quartetti ài Mozart
i più profondi e i meglio elaborati, benché assai difficili ad eseguir-
si perfettamente . L' anno seguente produsse sul Teatro Italiano
1' opera intitolata : Le nozzt di Figaro, composta,espressamente per
 
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