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Guattani, Giuseppe Antonio [Hrsg.]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 1.1806 [Cicognara, 1324A]

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Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.8989#0136
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po di tutto il gruppo ; il cui contorno vien terminato dalle ban-
„ diere condotte con imitazione si delicata, che rassembrano vera

seta , quali non ha mai 1' arte sinora con egual sottigliezza ese-
„ guiti. ,y

Oltre questo sorprendente camino vi troviamo in quello studio
degni di nota, fra gli altri „ i seguenti pezzi .

Un tripode dell'altezza; palmi tre circa ,. composto di 3. Di-
vinità Egizie sostenenti- una tazza di basalte. nero .

Un vaso a campana di marmo P'enfelico ridotto alla sottigliez-
za del trasparente:, alto 5. palmi circa .

Altro, deli marmo istesso e deli'istessa forma.istoriato disati-
retti , pampini,, ed uccelli ~

Due vasetti della: pid bella ed elegante forma alti circa 3. pal-
mi , di ua alabastro a rosa misto di fiorito , mai più visto . I due
compagni furonodai' regnante Sommo Pontefice portati l'anno scor-
to a Parigi,. fra i doni destinati a quel Monarca ..

Una tazza di breccia corallina, e due vasi dell'istesso marmos-
ma di tal vivacità che supera quello delle due belle colonne del bal-
dacchino di Si Croce in Gerusalemme riputate il meglio di quella,
specie di pietra .

Una testa di Minerva al naturale della più bella etrusca manie*
ra,, non comune, per vederlesi i capelli dentro i buchi della vi-
siera , e per avere le orecchie finite con estrema, diligenza, contro^
il consueto ..

Un Priapo alato trovato negli scavi di Ostia, ed altri molti:
pregevoli oggetti d' arte che per brevità tralasciamo

INCISIONE IN RAME.

S i legge che il Rubens, artista grandissimo,, ad onta de' suoi difet-
ti,, allorché diresse gl'incisori,. gli; obligò ad esser pittori, e le loro
stampe furono quadri . Quell'incisione che una volta , per non es-
sere che una fredda copia, una insipida traduzione del quadro ,
meritava più il nome di mestiere che d'arte , e scusavast solo in
grazia di non aver che due tinte ,. chi creduto 1' avrebbe ? a forza
d' inventar tagli, lunghi , corti,.tremolanti, interrotti, profondi,
leggeri, . ineguali,, formati in rombi, in quadrati, in punteggia-
menti ec. è giunta poco a poco a render conto de'differenti colori,
a conservarne i toni,, i lumi, le ombre , ad indicare le carni, e
quanto si può dipingere, con tale sforzo e bravura, che non di rado
 
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