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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0197

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349

eseguiti a marzabotto presso bologna

350

di macigno di spuma sporgente all'estremità del pendio,
nel punto volgarmente appellato morello di sotlo di
Misano posto a levante alla distanza dalla bocca della
galleria pertiche 20 circa che guarda l'estrema parte
della Barleta (') ove si scorge il muro che le fa riparo
dalle acque di Beno. Ciò inteso lasciai costui a por
fine all'infruttuoso lavoro di tal giorno e volai dal si-
gnor Pompeo a svelargli la confidenza del Zanetti,
intesa la quale ordinommi ipso facto a recarmi tosto
sul luogo dallo Zanetti indicato onde esplorare esat-
tamente la cosa. Difatti chiamai a me lo scavatore e
andammo sul luogo non risparmiando picconate at-
torno al pezzo di macigno da esso accennato, sicché
dalli dàlli col piccone scorsi essere ivi un sepolcro
consimile ad uno dei più. ampli fra il nucleo già sco-
perto appiè del lago, e questi della lunghezza di me-
tri

2,20, larghezza m. 1,45, altezza m. 1,35 cel co-
perchio di spuma grossissima ma rotto e in parte con-
ficcato entro frammezzo a terra durissima, sicché a
stento si potè estrarlo. Fin quasi al fondo di detto
sepolcro nulla si potè scorgere di rimarco senonchè
qualche pezzettino di ossa umane, ma qualora fummo
Per toccare il piano del fondo apparvero ossa più spesse
Umane, con attorno quattro piattellini o tazze di cotto
ordinarie rotte si ma non mancanti dei suoi pezzi.

Una tazza fina ma in pezzi coi suoi manichi interi,
sei aes rude comuni, un piccolo arnese sacro ad uso
palettina, sei piccole perle di vetro smaltate, un chiodo
grandicello di metallo, altro arnese tondo di osso con
buco e lavorato. Nel proseguimento dello scavo rinve-
nendo altre ossa umane apparve un cranio senza ma-
scella, salvo pochi denti, qua e là sparsi, il quale
cranio non potè estrarsi da quella terra marmorea se
non in pezzi; è da notare che il tutto assieme del-
1 ammasso era biancastro, ma non bruciato. Quando era-
vamo pressoché alla fine di detto scavo un lavorante
salendo su per quel pendio alla nostra volta veniva
gridando altro monumento ! altro monumento ! A tali

0) Nella pianta edita dal Gozzadini (Di un'antica necro-
Poli ecc., tav. I) col nome di Barleta sono indicate due case
S1tuate ad oriente di Misano fra la linea ferroviaria Pistoia-
Bologna e la sponda del Reno. I sepolcri formati di lastre di
spuma (travertino), di cui il Sansoni indica qui la prima com-
parsa, appartengono al sepolcreto est (nella nostra pianta lett. I)
che venne poi totalmente esplorato in seguito. Cfr. Allegati

voci, lasciai di botto il pressoché finito scavo, e se-
guendo costui a stento giù per il pendio circa a
dodici metri, dal punto del sepolcro, rinvenni invece
un pezzo di metallo sporgente semicircolare, il quale
estratto si vide essere due tazze grandi di metallo
una entro l'altra; quella entro era di un metallo finis-
simo talché sembrava vetro (2). Sebbene sieno un poco
staccate all'orlo, pure puossi vedere la loro primitiva
forma, e di già le abbiamo poste in salvo. Il tutto
su esposto avvenne nella giornata del 20. La mattina
del 21 animosi di novelli ritrovati ci recammo al luogo
suddetto per esplorare nuove tracce; infatti dopo varie
indagini ci venne fatto scorgere altro pezzettino di spu-
ma a fior di terra alla distanza del primo monumento
m. 5, la qual spuma dopo levatavi attorno, partorì altro
sepolcro consimile al primo, con coperchio metà sopra
l'altra metà conficcata entro quasi fino al fondo. Nul-
l'altro in tal giorno si potè fare. Sicché l'esito dello
scavo interno si saprà in altra mia relazione. Quanto
a norma.

Allegato N. 4.

Settembre 24 e 25,1867. In esplorare l'interno del
secondo monumento da me accennato nella relazione
del 20 settembre trovai la metà del coperchio confic-
cato entro fino al piano del fondo, estratto il quale,
i seguenti frammenti : due tazzettine di cotto ordi-
nario ; una base di una tazza fina ; otto pezzettini di
metallo informi ; due piedistallini rotondi di metallo
eguali con buco in mezzo passanti scannellati con la-
vori consimili al piedistallo delle due statuette Marte
e Venere rinvenute entro il grandioso sepolcro appiè del
lago (3) ; alcuni frammenti di un vasetto di alabastro ;
un piedistallino in piombo quale sembrerebbe dovesse
servire di riempimento al vuoto di uno dei due suin-
dicati; un frammento di filo in metallo a foggia di
anello ; alcune piccole ossa di volatile, attorno ai quali
oggetti, sottostavano varie ossa bruciate. La lunghezza
del suddetto è di m. 1,45, larghezza m. 1,30, altezza
m. 1,20. Così ponendo fine alla escavazione intorno

(2) Vennero pubblicate dal Gozzadini (Di ulteriori sco-
perte ecc., tav. XIV, n. 5, p. 32).

(3) Allude al gruppetto in bronzo di Marte e Venere, edito
dal Gozzadini (Di ulteriori scoperte ecc., tav. XI, n. A).
 
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