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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0214

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383

relazione .sugli scavi

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a guisa di anello, più un piccolissimo cranio, credo
di volatile.

La larghezza della rotondità formata nel tufo era
di un metro, e la profondità dell'estrema camicia al
fondo del concavo del tufo erano cent. 60. Dal tutto
assieme trovo sia stato interessantissimo lo scavo di
codesto monumento quale verrà con ispeciale cura del-
l' illmo sig. cav. Giuseppe Aria rimesso in assetto per
essere conservato, acciò sia di aumento e lustro a co-
desta vastissima necropoli. Tanto a norma.

Allegato N. 31.

Febbraio 10, 1870. Nell'assettamento della sponda
di Misanello di fronte a Sperticano rinvenendosi il
20 febbraio 1870 in quella località di sponda un pezzo
di tufo, spuma lavorata con incavo a guisa di con-
dotto (')

1

feci quivi uno scavo, ed accortomi della continua-
zione del suddetto, potei accertarmi esser quello un
condotto continuato, sicché a tutt'oggi ho scoperto per
quarantuno metri in lunghezza a linea retta di quello,
il di cui fondo per la mentovata lunghezza l'ho tro-
vato intatto. I pezzi poi della copsrta sono della me-
desima fattura e materia di quelli di sotto, e li ho
fin qui trovati sparsi e sconvolti sulla medesima linea,
talché ne posso contare una quarantina tra grandi e
piccoli oltre a moltissimi rottami di tufo i quali co-
stituir dovevano altrettanti pezzi di coperchio. Tal li-
nea di condotto si inoltra col suo pendio verso il balzo,
verso la prominenza di Misanello, ossia giunger po-
trebbe a lato al grandioso monumento di tufo. In se-
guito di lavoro è quindi sperabile si possa venire a
capo di qualche importante manufatto. A venticinque
metri dal balzo o sponda verso l'altura vicino al con-
dotto nella sponda del fosso a ponente rinvennesi uno

(') Qui si accenna alla comparsa dei due condotti di tra-
vertino i quali doveano poi riuscire alla sorgente etrusca, minu-
tamente descritta più sotto nell'allegato n. 44 e pubblicata ora
nella tavola III annessa alla mia Relazione.

scheletro (2), il di cui cranio era alla distanza dal con-
dotto cent. 70, sicché aveva la testa posta a levante
e i piedi a ponente. Desso era attorniato da grossi
ciottoli, i quali formavano sponde a tutto l'intiero
cadavere. Vicino a un osso d'un braccio trovossi un
oggettino di ferro (3)

presso a poco di simil forma, eguale ad altro consi-
mile che trovossi accanto ai cadaveri estratti in Mi-
sano, (i così detti cadaveri delle armi) poscia accanto
ad un osso di gamba trovossi un anello

di ferro, nuli'altro di rimarco. Da questi a 4 metri
verso l'altura nella medesima linea e posizione rin-
venivasi altro cadavere attorniato dai medesimi ciot-
toli, e alla medesima distanza dal condotto del primo
scheletro; in estrarlo vi trovai un pezzo aesruda se-
gnata vicino al capo, poscia vicino ad un osso di coscia
trovai un armilla piuttosto grandicella bislunga di ferro

presso a poco di simil forma, e vicino a un osso di
gamba altro pezzettino di ferro della forma

(2) È il primo dei 19 sepolcri scoperti poscia in questa loca-
lità e che costituivano il sepolcreto gallico. Si confronti il sus-
seguente allegato n. 37.

(3) Probabilmente è porzione di fibula di ferro tipo la Tene.

(4) Di questi cadaveri con le armi, scoperti in Misano, ha
parlato pure il Gozzadini nel secondo suo volume sopra Marza-
botto (Ulteriori scoperte ecc., pag. 3). Non mi è ancora riuscito
di determinare la località precisa in cui giacevano. Risulta però
dal rapporto ulteriore del Sansoni (allegato n. 34), ch'era nel
centro di Misano. Nell'allegato n. 38 si parla nuovamente « dei
tre scheletri armati rinvenuti anni sono >< e vi si aggiunge che
alla distanza di 12 moiri dal pozzo ancora da esplorarsi si sco-
persero altri scheletri, parte di donne e parte armati, simili ai
tre precedenti. Queste notizie provano che un secondo gruppo
di sepolcri gallici esisteva nel cenlro di Misano cioè in prossi-
mità della strada cardinale CD, tanto più che poco lungi da
essa ancora adesso esistono due pozzi segnati nella pianta tav. I.
Rimane soltanto indeciso se quel gruppo di sepolcri era com-
preso nel tratto prospiciente l'isola Va oppure in quello dirim-
petto la VI*.
 
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