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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: L' itinerario di Einsiedeln e l'Ordine di Benedetto Canonico
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0289

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513

e l'ordine di benedetto canonico

514

le strade uscenti da tre porte di Servio, che sono la
trigemina, la navale, e la rudusculana. Esaminando
la pianta qui annessa, si vede, che nei tempi ante-
riori all'impero, la via ostiense vera, genuina, ed anti-
chissima, era quella proveniente a dritto filo dalla
Piscina pubblica. Sull'asse di questa sono orientati non
solo la piramide di Caio Cestio, ma tutti gli altri
sepolcri del tempo repubblicano che ne orlano i
margini.

La strada uscente dalla porta trigemina, dopo
girato lo sperone aventinese del Priorato, ed attraver-
sata la regione delle Horrea un poco più ad ovest del
moderno viale alberato, veniva a cadere nell'ostiense
a m. 51 a valle della piramide (lett. A). Aureliano
rispettò questo stato di cose, e le porte ostiensi fu-
rono veramente due. La prima è quella rifatta da
Onorio (lett. B) ed ancora in uso : la seconda, è stata
vista e misurata nel novembre 1888, nel luogo
indicato in pianta con la lettera A. Essa misura
metri 3.60 di luce, ed ha le spalle murate con massi
di travertino grossi metri 0.67. I battenti della porta
sono formati da cornici intagliate, poste verticalmente :
la soglia monolite di travertino è lunga oltre a 4 m.
e si trova nell'istesso piano della piramide. E qui
giovi ricordare che anche la porta ostiense di Au-
reliano aveva la soglia circa tre metri più bassa del-
l'attuale. Quando ebbe luogo la ricostruzione ono-
riana, la contrada circostante erasi venuta sollevando
a maggiore altezza « immensis ruderibus » come dicono
le iscrizioni di Longiniano dell'anno 402 (C. I. L. 6.
1188 e seguenti). La porta ostiense sola fu mante-
nuta : fu sollevato il selciato della via sì a monte che
a valle, e la postema A, d'onde usciva l'altra via, fu
soppressa e chiusa con muro grosso oltre a due metri.
Ma siccome nell'interno della città la strada, così
troncata al suo sbocco in aperta campagna, era ancora
in uso, e fiancheggiata da magazzini e da abitazioni
di facchini del porto e delle horrea, si pose in co-
municazione con la porta onoriana mediante il brac-
cio trasversale segnato nella mia pianta con le lettere
C e D. Il tronco C è stato scoperto nella primavera
del 1887 : quello segnato con la lettera D il giorno 27
marzo del 1888, e corrisponde alla profondità di m.
2.31 sotto le rotaie del tramway. Maggiori particolari
saranno divulgati nel mio volume sulla topografia stra-
dale di Roma, al capitolo XIII.

XI. de porta Appia usque Scola Greca.

Questo itinerario è ripetuto, benché diversamente,
nella terza parte del X°. Riuniti insieme, i due testi
danno questo complesso di indicazioni:

PORTA

I 1

A

APPIA

FORMA IOBIA

D



S

l



i





COCLEA.

ARCVS RECORDATIONIS

S. XYSTVS

S. NEREVS ET
ACHILLEVS

■A
O
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X
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AD VII VIAS

SCA LVCIA
SEPTIZONIVM

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ss h

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O

SCA ANASTASIA

SCOLA GRECA

Fie. 10.

Entrando in città per la porta s. Sebastiano, si passa
sotto la forma iobia, cioè sotto il fornice della
marcia-antoniniana-giovia, che il volgo chiama arco
 
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