Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

DOI Artikel:
Sogliano, Antonio: L' epigrafe di P. Plozio Faustino
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0318

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
563

L'EPIGRAFE DI P. PLOZIO FAUSTINO

564

di Vespasiano, contrariamente alla teorica del Bor-
ghesi, trova ancora una volta una splendida conferma
nel nostro marmo: che anzi il Mommsen (') ammette
un consolato mensile anche sotto Nerone, il quale, giusta
la testimonianza di Suetonio (2), in senos plerumque
menses diede i fasci. Dunque la nostra iscrizione na-
poletana non solo arricchisce i fasti di una nuova cop-
pia di suffetti, ma anche dà lume alla dibattuta que-
stione della durata del consolato al tempo di Vespa-
siano (3), pel quale si potrebbe dire quel che Tacito (4)
scrive dei tempi di Galba, sostituendo i nomi : « ceteri

consulatus.....mansere, Domitiano Caesare ac Valerio

in kalendas Iulias, Flavio Fimbria alque Atilio Bar-
baro in Septembres ». Ed ecco l'età di un altro im-
portante monumento epigrafico esattamente definita da
quella medesima lapide di Tettia Casta, che valse a
determinare il tempo dello psefisma di Licinio Pollione.

Aggiungo qui intanto uno schema delle coppie
ipatiche, che si successero nell'anno 71 di Or.:

Imp. Caesar Vespasianus Aug. III.
M. Cocceius M. f. Norva.

Caesar Aug. f. Domitianus.

Caesar Aug. f. Domitianus.
Cn. Pedius Cascus.

Caesar Aug. f. Domitianus.
C. Calpetanus Rantius Quirinalis
Valerius P. f. Festus.

L. Flavius Fimbria.
C. Alilius Barbarus.

L. Acilius Slrabo.
S. Neranius Capito.

kal. Ian.

hai. Mari.

kal. Mai.

kal lui.

kal. Sept.

kal. Nov.

Ma sono davvero ignoti del tutto i personaggi,
che alle calende di settembre dell'anno 71 di Cr. fu-
rono chiamati a reggere i fasci consolari? È questa
la seconda parte della mia ricerca intorno al nuovo
consolato della epigrafe napoletana di Plozio Faustino.

Tacito (5) narra : idem Cyrenenses reum agebant
Acilium Strabonem, praetoria potestate usicm et
missum disceptatorem a Claudio agrorum, quos regis
Apionis quondam avitos et populo Romano cum regno
relictos proximus quisque possessor invaserant, diu-
tinaque licentia et iniuria quasi iure et aequo nite-
bantur. igitur abiudicatis agris orta adversus iu-
dicem invidia; et senatus ignota sibi esse mandata
Claudii et consulendum principem respondit. Nero,
probaia Strabonis sententia, se nihilo minus sub-
venire sociis et usurpata concedere rescripsit.

L'Acilio Strabone dunque, di cui Tacito parla, fu
mandato dall'imperatore Claudio nella Cyrenaica come
disceptator agrorum, cioè come giudice nella riven-
dicazione di terreni dello Stato usurpati da privati.
Dalle parole praetoria potestate usum, se si desume
che il nostro Acilio già trovavasi nella carriera degli
honores, essendo stato pretore, non ne viene peraltro,
che egli abbia amministrata la provincia senatoria
della Cyrenaica, come a prima giunta si potrebbe cre-
dere, sapendosi che quella provincia era retta appunto
da un propretore col titolo di proconsul (6). Ma evi-
dentemente qui si tratta di una missione straordinaria,
alla quale male avrebbe potuto provvedere il procon-
sole, già troppo occupato nell'amministrazione di una
vasta provincia, quale era quella di Creta et Cyrenae.
L'imperatore Claudio vi provvide coll'inviare colà iin
commissario imperiale coi poteri di pretore, e questi
fu Acilio Strabone, di ordine senatorio e già pretore,
epperò segnalata persona. Ma in quale anno Acilio
Strabone ebbe tale incarico ? Il fatto che quei di Cy-
rene sporsero reclamo .a Nerone contro l'operato di
Acilio, commissario scelto da Claudio, fa supporre che
egli sia stato inviato nella Cyrenaica assai probabil-
mente nell'ultimo anno dell'impero di Claudio; e poiché
il reclamo ebbe luogo nell'anno 59 di Cr., giusta la
testimonianza degli annali di Tacito, così è da rite-

(') Le tavolette pomp., trad. di D. Bertolini nel Giorn.
scav. Pomp. n. s. IV p. 102.

(2) Ner. 15.

(3) Borghesi, op. cit. VII p. 4G0 Bg.
(«) Hist. I, 77.

(5) Ann. XIV, 18 edit. Halm. Cfr. Tillemont, ffist. des
emp. I p. 281; Marquardt, Ròmische Staatsverw. I p. 300,
nota 5.

(6) Marquardt, op. cit. I, p. 302 e nota 10.
 
Annotationen