IL CARME DELLA SILLOGE DI VERDUN
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ricordo locale di grande importanza per colui che in quel luogo
aveva ricevuto il battesimo e la confermazione, dicendosi a lui
« Tu cruce suscepta mundi vitare procellas disce, magis monitus
hac ratione loci E questo ricordo unito a quello del battesimo
e della confermazione ricevuti dal summus pastor e dopo ciò
che nel precedente epigramma si è detto relativamente alla
giurisdizione di s. Pietro, deve riferirsi al grande ricordo della
predicazione apostolica. E ciò è suggerito dal senso stesso; giacché
se poteva dirsi con tutta esattezza che il ricordo degli insegna-
menti apostolici doveva ammaestrare a fuggire i pericoli del
mondo, ciò non poteva dirsi con eguale proprietà di linguag-
gio parlando del ricordo del sepolcro.
Ora il ricordo della predicazione apostolica non poteva in
verun modo collegarsi nè col Vaticano nè con il Laterano, mentre
invece si rannodava naturalmente a quel luogo ove Pietro inau-
gurò il suo apostolato in Poma.
Ma a tutti questi argomenti da me altre volte recati, e che
ora ho spiegato anche meglio, per assegnare a Priscilla le due
epigrafi della silloge di Verdun, oggi io posso aggiungerne un
altro suggeritomi dallo studio che ho fatto testé di un’altra sil-
loge. E di questo nuovo argomento, che a me sembra pure di
grande valore, vengo a trattare nella seconda parte di questo
scritto.
1 Questa frase che può riferirsi in genere agii insegnamenti dell’apo-
stolo Pietro potrebbe anche essere una reminiscenza delle parole relative
alle seduzioni ed alle vanità del mondo adoperate dall’apostolo stesso
nelle sue lettere. Questa allusione agli insegnamenti apostolici è assai
propria e degna di un carme di altissimo significato dommatico, come
questo; mentre troppo disdicevole all’importanza del testo sarebbe l’al-
lusione personale alle sventure di Annibaliano sepolto in s. Costanza che
pretende di ravvisarvi il P.'Jubaru (1. c.).
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ricordo locale di grande importanza per colui che in quel luogo
aveva ricevuto il battesimo e la confermazione, dicendosi a lui
« Tu cruce suscepta mundi vitare procellas disce, magis monitus
hac ratione loci E questo ricordo unito a quello del battesimo
e della confermazione ricevuti dal summus pastor e dopo ciò
che nel precedente epigramma si è detto relativamente alla
giurisdizione di s. Pietro, deve riferirsi al grande ricordo della
predicazione apostolica. E ciò è suggerito dal senso stesso; giacché
se poteva dirsi con tutta esattezza che il ricordo degli insegna-
menti apostolici doveva ammaestrare a fuggire i pericoli del
mondo, ciò non poteva dirsi con eguale proprietà di linguag-
gio parlando del ricordo del sepolcro.
Ora il ricordo della predicazione apostolica non poteva in
verun modo collegarsi nè col Vaticano nè con il Laterano, mentre
invece si rannodava naturalmente a quel luogo ove Pietro inau-
gurò il suo apostolato in Poma.
Ma a tutti questi argomenti da me altre volte recati, e che
ora ho spiegato anche meglio, per assegnare a Priscilla le due
epigrafi della silloge di Verdun, oggi io posso aggiungerne un
altro suggeritomi dallo studio che ho fatto testé di un’altra sil-
loge. E di questo nuovo argomento, che a me sembra pure di
grande valore, vengo a trattare nella seconda parte di questo
scritto.
1 Questa frase che può riferirsi in genere agii insegnamenti dell’apo-
stolo Pietro potrebbe anche essere una reminiscenza delle parole relative
alle seduzioni ed alle vanità del mondo adoperate dall’apostolo stesso
nelle sue lettere. Questa allusione agli insegnamenti apostolici è assai
propria e degna di un carme di altissimo significato dommatico, come
questo; mentre troppo disdicevole all’importanza del testo sarebbe l’al-
lusione personale alle sventure di Annibaliano sepolto in s. Costanza che
pretende di ravvisarvi il P.'Jubaru (1. c.).