Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

DOI article:
Conferenze di Archeologia Cristiana dell'anno 1921 (1)
DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0060

DWork-Logo
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
rezione della loro basilica. Quanto al primo notò dapprima la relazione che essi
possono avere coi santi omonimi milanesi, dai quali però crede egli che fossero ve-
ramente distinti. Più fondato invece gli pare il sospetto di una confusione avvenuta
fra il gruppo di questi martiri, che ha a capo Basilide, con un altro gruppo di mar-
tiri sepolto nella medesima via e tra i quali è per primo nominato Basilide. Infatti
nel sacramentario, detto Gelasiano, nel primo gruppo è omesso il nome di Basilide.
Questi due gruppi di martiri erano stati deposti nell'Amelia, ma il numero del mi-
glio varia fra le diverse fonti. Per quello che ora c'interessa, cioè dei SS. Nabore
e Nazario, l'indicazione più esatta sembra essere il V miglio dato insieme dal co-
dice di Berna del martirologio Gerominiano e da Rabano Mauro, là dove ricorda
il trasporto dei due martiri in Germania. Per conseguenza la basilica sanctorum Na-
zari et Naboris ricordata in una iscrizione dell'a. 404, doveva essere anche al V
miglio, e fabbricata non pare sotto Innocenzo I (401-417) ma piuttosto sotto papa
Siricio, malgrado il silenzio del Liber Pontificalis.

Il prof. O. Marucchi parlò della recente scoperta di un cimitero giudaico sulla
via Nomentana sotto la villa Torlonia ; e disse che avendolo visitato accuratamente
ne poteva dare una descrizione. Mostrò per prima cosa la pianta di questo cimitero
pubblicata nell'ultimo fascicolo delle « Notizie degli Scavi » dal professore Paribeni
che ne rese conto in quel periodico e ne fece rilevare l'ampiezza e l'antico ingresso
con la scala ancora conservata. Disse che il cimitero è scavato in due piani e che
nelle gallerie si aprono i loculi e gli arcosoli come di consueto e che le iscrizioni
sono dipinte o graffite sulla calce che ricopre ì loculi.

Le iscrizioni sono quasi tutte greche e dipinte e due soltanto in marmo ed in
latino : nessuna in ebraico il che conferma che gli ebrei della dispersione avevano
quasi abbandonato l'uso della loro lingua nazionale.

Parlò dei simboli consueti del candelabro a sette braccia e di altri istrumenti
del culto giudaico apposti a queste iscrizioni ; e descrisse in special modo un cubì-
colo dove quei simboli sono raggruppati. Disse poi che dallo studio dei singoli mo-
numenti può dedursi che il nuovo cimitero della via Nomentana abbia servito nel
secolo terzo dell'era volgare. Osservò che dopo questa scoperta i principali cimiteri
giudaici in Roma sono quattro: 1. Il cimitero della via portuense pubblicato recen-
temente dal Miiller; 2. Il cimitero della via Appia, pubblicato dal Garrucci ; 3. Il
cimitero della via Labicana scoperto e pubblicato dal riferente; 4. questo ora rin-
venuto di cui ha dato una succinta notizia il Paribeni e che dopo ulteriori scavi
verrà più ampiamente illustrato.

Quanto alle iscrizioni ne die soltanto un cenno generico ; e disse che avendo
saputo che esse si venivano studiando dal giovane cultore di archeologia, signor
Belisario Manna, Io invitava a dare ai presenti un saggio del suo studio su questo
argomento.

Il signor Manna presentò le copie delle principali iscrizioni del nuovo cimi-
tero della via Nomentana e le venne accuratamente illustrando in ogni loro parte.
E così fece notare in due il ricordo della Sinagoga dei Siburensi o abitanti della
Suburra (sinagoga nota per altre iscrizioni) e prese questa occasione per accennare
alla organizzazione delle comunità giudaica in Roma e nelle altre città dell'impero.
Ed aggiunse che gli ebrei della sinagoga dei Siburensi si dovevano seppelliTe in
questo cimitero della Nomentana per ragione della vicinanza del loro quartiere alla

- 54 -
 
Annotationen