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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Wilpert, Joseph: Due frammenti di scultura rappresentanti l'apparizione della croce a Costantino
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0103

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nella storia di Costantino. Di più dev'essere una marcia che si
adatti ad una rappresentanza funeraria. Ora nella storia di Costan-
tino noi troviamo una sola marcia che soddisfi a tali condizioni,
quella cioè in cui Costantino ebbe la visione della Croce, onde la
formazione del labarum che fornì un elemento principale alle nu-
merose sculture della Anastasia. Perciò dobbiamo completare la
parte mancante del frammento con la scena della visione della
croce.

Per completare dunque la scena della nostra scultura non fa-
remo altro che aggiungere al centurione i due « protectores » ed a-
vanti a questi l'imperatore. Nelle figure dei soldati non è necessa-
rio cambiar nulla; tutt'al più andranno essi un po' ravvicinati fra
loro. Quanto alla figura di Costantino possiamo mantenere la po-
sizione delle gambe e la statura più alta di quella dei suoi dalle
spalle in sù, come pure il vestiario, due particolari questi che lo
caratterizzano come imperatore. Dovranno solo modificarsi la mossa
della testa ed il gesto< della mano, essendo i momenti rappresentati
del tutto diversi : sull'arco di trionfo, Costantino dirige l'attacco
vittorioso nell'assalto di Susa, dando i comandi colla destra elevata
nel gesto oratorio ; sul frammento invece egli alzava gli occhi all'ap-
parizione celeste. Per la testa e per la posizione delle mani ci som-
ministra gli elementi necessari la figura di uno dei Re Magi che
nella scena di Erode ha osservato l'apparizione della stella; e la
croce possiamo copiarla dalla celebre porta di S. Sabina, ove la
croce è chiusa in un cerchio, cioè in una sfera di luce. Lo spazio
che resta lo riempiremo con i soldati che si veggono sull'altro
frammento di cui parleremo in seguito, il quale evidentemente de-
riva da un'altra rappresentazione simile. Che questi soldati cam-
minino in direzione opposta alle figure descritte, è cosa soltanto
apparente; ciò dipende dalla circostanza che si sono fermati per
guardare la croce. Quelli che stanno indietro, sono come incantati,
gli altri retrocedono per la sorpresa.

Secondo questa descrizione può esattamente invaginarsi la ri-
costruzione della scena; noi la pubblicheremo nel Corpus sarco-
phagorum christianorum Urbis. E siccome è fatta secondo monu-
menti antichi, è probabile che essa riproduca sostanzialmente la
composizione primitiva. Può essere stato diverso l'uno o l'altro det-
taglio, ma deve escludersi che la scena stessa fosse diversa.

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