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https://doi.org/10.11588/diglit.8398#0048
24 IL VATICANO
mente potè vedersi nel non meno eccellente che grazioso Raffael Sanzio da Urbi-
no j il quale fu dalla natura dotato di tutta quella modestia e bontà, che suole al-
cuna volta vedersi in coloro, che più degli altri hanno a una certa umanità di na-
tura gentile aggiunto un ornamento bellissimo d' una graziata affabilità , che sem-
pre suol mostrarsi dolce e piacevole con ogni sorta di persone , ed in qualunque
maniera di cose. Di costui fece dono al mondo la natura , quando, vinta dall' ar-
te per mano di Michelangelo Bonarroti, volle in Raffaello esser vinta dall' arte e
da' costumi insieme. E nel vero , poiché la maggior parte degli artefici stati insino
allora, si avevano dalla natura recato un certo di pazzia e di salvatichezza , che ol-
tre all' avergli fatti astratti e fantastici, era stata cagione che molte volte si era più
dimostrato in loro 1' ombra e lo scuro dei vizi , che la chiarezza e lo splendore
di quelle virtù, che fanno gli uomini immortali; fu ben ragione, che per contra-
rio in Raffaello facesse chiaramente risplendere tutte le più rare virtù dell'animo,
accompagnate da tante grazie, studio, bellezza, modestia ed ottimi costumi, quan-
ti sarebbero bastati a ricoprire ogni vizio, quantunque brutto , ed ogni macchia
ancorché grandissima. Laonde si può dire sicuramente , che coloro che sono pos-
sessori di tante rare doti, quante si videro in Raffaello da Urbino, siano non uo-
mini semplicemente , ma , se è cosi lecito dire , Dei mortali ; e che coloro che nei
ricordi della fama lasciano quaggiù fra noi , mediante 1' opere loro , onorato no-
me , possono anco sperare d' avere a godere in cielo condegno guiderdone alle fa-
tiche e meriti loro.
C A M ERE
D I
RAFFAELLO DA URBINO
-Rigorosamente parlando la descrizione di queste camere dovrebbesi inco-
minciare dalla sala del Costantino, ma siccome dall' appartamento degli Arazzi si
passa in quello delle camere dipinte dall' Urbinate, cosi 1' ultima di quest' apparta-
mento , sarà la prima ad essere descritta. Se ebbe a gloria Leone X d' avere ordi-
nati i cartoni per la fabbricazione degli Arazzi, da' quali mi sono non a guari di-
sgiunto , ebbe altresì il suo antecessore la gloria d' avere commesso a' principali
pittori di quel tempo 1' ornamento di quelle camere, che vado ad illustrare. Que-
ste quattro sale fanno parte dell' appartamento construtto da Nicolo V. Sisto IV le
mente potè vedersi nel non meno eccellente che grazioso Raffael Sanzio da Urbi-
no j il quale fu dalla natura dotato di tutta quella modestia e bontà, che suole al-
cuna volta vedersi in coloro, che più degli altri hanno a una certa umanità di na-
tura gentile aggiunto un ornamento bellissimo d' una graziata affabilità , che sem-
pre suol mostrarsi dolce e piacevole con ogni sorta di persone , ed in qualunque
maniera di cose. Di costui fece dono al mondo la natura , quando, vinta dall' ar-
te per mano di Michelangelo Bonarroti, volle in Raffaello esser vinta dall' arte e
da' costumi insieme. E nel vero , poiché la maggior parte degli artefici stati insino
allora, si avevano dalla natura recato un certo di pazzia e di salvatichezza , che ol-
tre all' avergli fatti astratti e fantastici, era stata cagione che molte volte si era più
dimostrato in loro 1' ombra e lo scuro dei vizi , che la chiarezza e lo splendore
di quelle virtù, che fanno gli uomini immortali; fu ben ragione, che per contra-
rio in Raffaello facesse chiaramente risplendere tutte le più rare virtù dell'animo,
accompagnate da tante grazie, studio, bellezza, modestia ed ottimi costumi, quan-
ti sarebbero bastati a ricoprire ogni vizio, quantunque brutto , ed ogni macchia
ancorché grandissima. Laonde si può dire sicuramente , che coloro che sono pos-
sessori di tante rare doti, quante si videro in Raffaello da Urbino, siano non uo-
mini semplicemente , ma , se è cosi lecito dire , Dei mortali ; e che coloro che nei
ricordi della fama lasciano quaggiù fra noi , mediante 1' opere loro , onorato no-
me , possono anco sperare d' avere a godere in cielo condegno guiderdone alle fa-
tiche e meriti loro.
C A M ERE
D I
RAFFAELLO DA URBINO
-Rigorosamente parlando la descrizione di queste camere dovrebbesi inco-
minciare dalla sala del Costantino, ma siccome dall' appartamento degli Arazzi si
passa in quello delle camere dipinte dall' Urbinate, cosi 1' ultima di quest' apparta-
mento , sarà la prima ad essere descritta. Se ebbe a gloria Leone X d' avere ordi-
nati i cartoni per la fabbricazione degli Arazzi, da' quali mi sono non a guari di-
sgiunto , ebbe altresì il suo antecessore la gloria d' avere commesso a' principali
pittori di quel tempo 1' ornamento di quelle camere, che vado ad illustrare. Que-
ste quattro sale fanno parte dell' appartamento construtto da Nicolo V. Sisto IV le